“La prigionia di guerra…” conferenza ad Alghero
Venerdì 25 novembre ,nella sala della Biblioteca Catalana dell’Obra Cultural de l’Alguer, la Professoressa Susi Trova terrà la conferenza dal titolo “La prigionia di guerra. L’Esperienza della stazione sanitaria dell’Asinara”
Venerdì 25 novembre alle ore 18.30, nella sala della Biblioteca Catalana dell’Obra Cultural de l’Alguer, in via Arduino, 44, la professoressa Susi Trova, docente di storia contemporanea all’Università di Sassari, terrà una conferenza dal titolo: “La prigionia di guerra. L’Esperienza della stazione sanitaria dell’Asinara”. Una “microstoria”, se legata all’ambiente geografico particolarmente ristretto in cui si è svolta, ma, con tutta la valenza di una “grande storia” a tutto tondo, politica, militare, diplomatica, sanitaria, sociale ed economica ancora tutta da scoprire. Una vicenda sulla quale per anni ha prevalso il silenzio.
Dopo un lungo ed approfondito lavoro di ricerca svolto nell’Archivio Centrale dello Stato insieme ad altri collaboratori, la Professoressa Susi Trova ha ricostruito, grazie all’ausilio di un ricco materiale documentario, il mondo di quelli che sono passati alla storia come i “dannati dell’Asinara”. Una pagina quasi sconosciuta e ormai dimenticata. Oltre ad aver ospitato, per un secolo, prigionieri di ogni nazionalità e genere: dagli anarchici dell’Ottocento ai boss mafiosi rinchiusi nel supercarcere di Fornelli, è importante sapere che, durante la prima guerra mondiale, tra il dicembre del 1915 e il luglio del 1916, l’isola dell’Asinara, accolse tra 25 e trentamila prigionieri dell’armata austro-ungarica sconfitta dai serbi sul fronte dei Balcani e consegnati all’Italia durante la ritirata da Nisch a Valona (Albania); di questi almeno ottomila morirono di tifo e colera nell’isola. Una storia dai risvolti terrificanti, forse per questo dimenticata. Sulle guide poche righe, nei libri di storia neppure un accenno.
La ricostruzione della prof. Susi Trova e dei suoi collaboratori, parte dal 1885, quando sull’isola dell’Asinara venne creata una stazione internazionale di quarantena marittima, destinata ad evitare la diffusione di malattie, una specie di Lazzeretto del Mediterraneo. Il rinvenimento della documentazione fotografica ha permesso di ripercorrere vicende di grande interesse non solo storico, ma molti restano gli interrogativi in merito a questa vicenda e la conferenza della professoressa Susi Trova contribuirà a dare ulteriori elementi di conoscenza di cosa è effettivamente successo alla luce di ulteriori documenti archivistici recentemente rinvenuti.