La Regione non accredita i finanziamenti per le opere pubbliche
«La Regione non ha accreditato i finanziamenti previsti e attesi per la realizzazione di opere pubbliche. A queste condizioni, per evitare di sforare il Patto di stabilità interno per il 2012, siamo costretti a sospendere tutte le spese correnti non obbligatorie per legge». A lanciare l’allarme è il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici.
«A Cagliari si tenta di smantellare le Province privandole della possibilità di assolvere il proprio ruolo istituzionale», rincara l’assessore provinciale delle Finanze, Enrico Daga. La sua precisa denuncia è resa ancora più paradossale dai dati. «Per via delle ultime decisioni prese dalla Regione, siamo al controsenso che abbiamo i soldi per tenere in piedi la struttura amministrativa – spiega Daga – ma non siamo nelle condizioni di spendere per renderla operativa, un vero e proprio schiaffo in tempi di lotta agli sprechi della pubblica amministrazione».
Secondo l’assessore, che sull’argomento si è confrontato a lungo con i livelli dirigenziali e tecnici del settore e questa mattina ha condiviso il problema con la giunta in vista di un imminente confronto con l’assemblea consiliare e con le forze della coalizione che sostiene la maggioranza in sala Sciuti, «l’ultimo monitoraggio effettuato sul rispetto degli obiettivi del Patto di stabilità interno 2012 ha evidenziato, in conseguenza dei mancati attesi accreditamenti da parte della Rregione su finanziamenti per opere pubbliche, una situazione di sforamento».
La deliberazione della giunta regionale adottata a fronte del Patto di stabilità territoriale 2012 ha assegnato alla Provincia di Sassari spazi finanziari utili ma non sufficienti per recuperare lo sforamento. «L’unica possibilità di recuperare spazi finanziari è, a questo punto, agire sul contenimento delle spese correnti – annuncia Enrico Daga – ed è questa manovra che la Provincia di Sassari sta attuando sospendendo, da ora al termine dell’esercizio, tutte le spese correnti non obbligatorie ai sensi di legge».
Una vera e propria mannaia che si abbatte sui settori che istituzionalmente si occupano del sostegno a iniziative culturali, sportive, di spettacolo ma anche gli affidamenti di sevizi che, seppur importanti, nonsono obbligatori ai sensi di legge, come turismo, lavoro e istruzione. «La situazione ci costringe a bloccare anche l’utilizzo di finanziamenti regionali per spese non obbligatorie», è la preoccupazione condivisa da Alessandra Giudici. «Se la RAS dovesse procedere all’accreditamento in tempo utile di somme che consentano un miglioramento del saldo rispetto al Patto – aggiunge il presidente – si procederà a quantificare l’ammontare degli spazi finanziari che potranno essere sbloccati per l’assunzione di impegni di spesa corrente a valere sull’esercizio 2012».