La salute dei figli va tutelata dai pericoli dei prodotti a basso costo
Chi può vantarsi di non aver mai comprato neanche uno spillo dagli extracomunitari o ancor più dai cinesi che direttamente o indirettamente si stanno insediando nella nostra nazione? Il discorso cade a fagiolo se trattato dal lato economico-concorrenziale con i prodotti made in Italy sia riguardo ai costi di vendita che dal lato dei rischi e pericoli che i prodotti di certi settori sottendono, dalla ristorazione, all’ abbigliamento, al settore della cosmesi, per finire sui prodotti del settore elettronico, dei detersivi, degli articoli per la casa e infine dei giocattoli. Più volte i media si sono interessati alle operazioni della Guardia di Finanza nei controlli di carattere finanziario oltreché sulla contraffazione dei prodotti realizzati nella maggior parte dei casi in Cina o anche in Italia con manodopera esclusiva dei cinesi che qui risiedono, sfruttati nella retribuzione e nei tempi di lavorazione.
Alla preoccupazione dei commencianti italiani per l’imparità dei costi di acquisto e successiva vendita al pubblico va ad aggiungersi un ben più grave aspetto, quello della salute messa in pericolo da certe sostanze utilizzate nella lavorazione dei oggetti, nella colorazione, Raccapricciante la foto di un individuo (con ciabatte da mare infradito) ai piedi martoriati e colorati nelle le ferite sanguinolente derivate sicuramente dal tipo di gomma e dai coloranti utilizzati nella lavorazione. Applicando il discorso agli oggetti di poco conto, oggetti di poca spesa che incantano i bambini per luci e colori, e ripensando alla tossicità e pericolosità dei prodotti utilizzati nella realizzazione, si può desumere che proprio i bimbi fino all’età dei cinque anni possono correre gravi rischi in un’età in cui portano alla bocca soprattutto oggetti in plastica. Non sarebbe male se le mamme, soprattutto in questi tempi di crisi, riflettessero sulla economicità degli oggetti privi di indicazioni sulla qualità, in contrapposizione alla indispensabile necessità di tutelare la salute dei propri bimbi che spesso e volentieri, soprattutto quelli più viziati, cominciano a capire come farsi accontentare dai genitori sempre più accondiscendenti.