Manifestazione di protesta
L’appuntamento è per giovedì 26 luglio a Cagliari. Di fronte al Palazzo della Regione si ritroveranno rappresentanti degli enti locali ed esponenti delle organizzazioni sindacali a protestare contro l’immobilismo della politica regionale e nazionale, finora alquanto sorda ai molteplici appelli del territorio che reclamano fortemente il rispetto degli accordi per l’occupazione e lo sviluppo in questo momento di forte crisi economica.
Alla manifestazione, organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil territoriali di Sassari, aderiscono la Provincia di Sassari e i Comuni di Sassari, Porto Torres e Alghero. La richiesta mira all’ottenimento di un tavolo politico al ministero dello Sviluppo economico che porti al rispetto dei patti già siglati. Per i massimi rappresentanti sindacali, Antonio Rudas, Gavino Carta e Giuseppe Macioccu, segretari generali territoriali di Cgil, Cisl e Uil,“Il tempo delle discussioni infinite è terminato.
Ora è il momento delle risposte, concrete e immediate: se non arriveranno, il livello della lotta sarà portato sempre più in alto”. Qualora dovesse proseguire il totale silenzio della politica regionale e nazionale agli appelli dei sindacati territoriali, la manifestazione di protesta culminerà con in autunno con lo sciopero generale da programmarsi nel periodo autunnale.
Il tavolo per l’area di crisi ha rivolto un ultimo appello al presidente Cappellacci perché si attivi responsabilmente presso il governo nazionale per la risoluzione della ‘vertenza del nord Sardegna’ che vede accomunate nello stesso dramma l’industria, l’edilizia, i trasporti, la scuola, la viabilità, oltre al riassetto amministrativo territoriale.