La Sardegna palcoscenico ideale per il rally
Non c'è terra migliore, la Sardegna ha accolto il rally mondiale con grande professionalità e passione
“La Sardegna si è dimostrata ancora una volta palcoscenico ideale per ospitare e organizzare, in contesti ambientali e naturalistici unici, eventi sportivi di portata internazionale, in grado di promuovere i suoi territori e le sue eccellenze in tutto il mondo”. Così, passata l’euforia della gara, superati i momenti delle grandi folle delle grandi passioni per i motori, l’assessore al Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi ha commentato a freddo i risultati dell’undicesima edizione del Rally d’Italia Sardegna. Sono state quattro intense giornate di gare per i campionati Wrc e Wrc2: 365 chilometri totali di percorso, con 17 prove speciali, tutte su fondo sterrato (a parte lo special stage di Cagliari che ha trasformato radicalmente per un giorno il water front della città), nel Monte Acuto, nel Sassarese, in Anglona e nella Nurra. “Il Rally 2014 è stato l’edizione più regionale di tutte quelle realizzate – ha aggiunto Morandi – come testimoniato dalla spettacolare tappa speciale che si è svolta per la prima volta al porto di Cagliari, dal fortissimo e diretto coinvolgimento dei territori, veri protagonisti dell’evento, e della capacità di fare sistema dimostrata da Regione ed enti locali.
Per l’edizione 2015 – ha concluso – valuteremo scientificamente l’impatto dell’evento nell’ottica di una programmazione almeno triennale. Puntiamo con decisione sull’organizzazione di grandi eventi sportivi”. E i numeri dell’edizione 2013 fanno ben sperare anche per il risultato economico di quest’anno, ancora non noto nei dettagli. L’anno scorso, infatti, si sono registrati in Sardegna circa 15mila arrivi (di addetti ai lavori, team, equipaggi, media e spettatori) che hanno dato luogo a 57 mila presenze nelle strutture ricettive delle aree interessate dalle corse. La spesa complessiva generata era stata di 11 milioni e 400 mila euro (analisi effettuata su costi di trasporto, ossia arrivi in nave e aereo e collegamenti interni, e spesa media giornaliera nel settore alberghiero e in quello ristorativo). In attesa dei riscontri ufficiali su arrivi e presenze nelle strutture ricettive sarde e sull’impatto economico generati dal Rally 2014, l’attenzione della Regione è rivolta al grande risalto dato all’evento dai media internazionali e dai quotidiani sportivi nazionali.