La vicenda di Giuseppe Balata testimoniata dall’amico sacerdote Don Antonio Nughes
La bella vicenda di Giuseppe Balata con Don Antonio Nughes comincia in una corsia dell'Ospedale.
La bella vicenda di Giuseppe Balata con Don Antonio Nughes comincia in una corsia dell’Ospedale. La moglie Bridie aveva chiamato il sacerdote amico perchè Giuseppe stava molto male.
Vado a trovarlo e oltre alle normali parole di incoraggiamento metto sotto il cuscino una immaginetta della Madonna di Valverde. Giuseppe trascorre tra Sassari e Roma 5 mesi in rianimazione, poi torna ad Alghero e, anche se sofferente, riprende la vita di tutti i giorni da pensionato e appassionato di pesca come me che frequentemente diventavo compagno di avventura.
(Il 15 marzo 2009 mi invia una lettera: “Tu sai che la Vergine Maria mi ha gratificato con una nuova esistenza”) Quando siamo soli mi dice, tra una pescata e l’altra, di sentirsi miracolato. Trovo quasi normale che parli così con l’amico prete. Sono costretto a prenderlo sul serio quando un giorno mi dice di voler esprimere la sua gratitudine alla Madonna di Valverde con la donazione di una Corona d’Oro, come confermato nella lettera sopracitata (“Assieme a Bridie abbiamo pensato di rendere tangibile la nostra gratitudine alla Vergine di Valverde donandole una nuova Corona che oltre alla particolare grazia da noi ricevuta volesse ricordare i nostri rispettivi Genitori”).
Ho vissuto una delle più belle esperienze nella mia vita di Cappellano: sei contento come quando realizzi un restauro o ridai vita a certe realtà; ma la cosa più bella sono i segreti delle esperienze religiose che tocchi con mano tutti i giorni: alcune puoi raccontarle, ma altre restano un segreto, tuo testimone privilegiato dell’azione del Signore. Nella lettera inviatami, Giuseppe in amicizia mi scrive “Gradirei, caro Antonio, di mantenere l’anonimato, ma saremo presenti il 14 Aprile prossimo venturo per la benedizione che impartirà il vescovo Giacomo Lanzetti). Per quel giorno solenne Giuseppe mi consegnò la corona d’oro rinnovando l’esplicito desiderio che la donazione rimanesse anonima e segreta. Dopo tanto tempo in una foto scattata per la cerimonia solenne della benedizione della Corona, ho appurato la presenza di Giuseppe, devoto e credente, mischiato tra la folla in un angolo di una Cappella.
Solo nel giorno della sua morte, con il consenso della moglie, ho ritenuto giusto rivelare chi sia stato il fedele che ha dedicato alla Madonna di Valverde la preziosa Corona: il Sig. Balata Giuseppe e la consorte Little Bridie per grazia ricevuta; e in ricordo dei rispettivi genitori Sigg.Gavino Balata e Paolina Palomba e dei Sigg. Pretrich Little e Brigget Beggau in Little, devoti e credenti. La composizione della Corona rispetta i significati dell’oro e delle pietre preziose usate. Oro: il Ricordo. Diamanti Bianchi: la Purezza. Diamanti Neri: l’Ignoto. Smeraldi: la Speranza. Perle: le Lacrime. Ametista: la Devozione. Lo Zaffiro: la Carità. L’orafo esecutore della Corona è Massimo “Il Valenzano”, Titolare della ditta MA.GI.A Gioielli, via Manno 51 Sassari.
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