La violenza sulle donne verrà punita come un crimine di guerra
Nell’ambito del G8, conclusosi senza grandi risvolti, si è fatto un grande passo in avanti nella lotta alla violenza sulle donne. I ministri degli esteri del Regno Unito, Germania, Francia, Giappone, Stati Uniti, Italia, Russia e Canada, riunitisi in occasione del G8 tenutosi a Londra lo scorso 11 aprile, hanno deciso che nelle zone più disagiate la violenza sulle donne sarà punita come crimine di guerra, ponendo quindi l’accento su una questione considerata urgente. Un accordo che ha sbloccato dei fondi pari a 27,5 milioni di euro per mettere fine agli abusi sessuali.
La dichiarazione ha sancito che la violenza sessuale e lo stupro durante i conflitti sono considerate gravi violazioni alla Convenzione di Ginevra (corpo giuridico di diritto internazionale volto a tutelare associazioni umanitarie) al pari dei crimini di guerra, istituendo un preciso protocollo internazionale per le indagini di stupro e di violenza sessuale nelle zone interessate dalla guerra. Anche Angelina Jolie, inviata speciale dell’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati, nella sua campagna per la tutela dei diritti umani, ha voluto rimarcare l’importanza di tale intervento, ritenuto un passaggio storico importante per un problema di importanza globale.
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