L’accusa del pilota: “Voli Ryanair non sicuri”

Quando comparvero i primi voli low cost, tutti – dubbiosi – si chiedevano su cosa risparmiassero queste compagnie. Che i confort fossero ridotti, era evidente, ma l’incidenza delle comodità sul prezzo del biglietto rischiava di essere decisamente sopravvalutato. Ebbene, un comandante spiega come si risparmia o, almeno, come si risparmia a casa di uno dei più grandi vettori economici in Europa: Ryanair. Il nome di questo pilota è ignoto, per proteggersi da eventuali ritorsioni dell’azienda irlandese, ma lo pseudonimo utilizzato per scrivere il libro di accusa, pubblicato in Francia e prossimo ad essere tradotto anche in inglese, è Christian Fletcher. In un libro di 30 pagine dall’eloquente titolo “Ryanair. Low cost mais à quel prix?” (Ryanair. Low cost ma a che prezzo?), Fletcher rivela dettagli che, se veri, potrebbero irrimediabilmente minare la credibilità del vettore dublinese.

I “peccati” di Ryanair non sarebbero semplicemente la lievitazione del prezzo nelle diverse fasi di acquisto del biglietto, non sarebbe il ritardo, né l’assenza di servizi. Il quadro disegnato dall’autore del libro è quello di una società che non esita a risparmiare su misure di sicurezza dei passeggeri, né tanto meno su quelle dei dipendenti, costretti a ritmi esasperanti, a stress elevati per competitività interna e continue minacce di licenziamento: “Si tratta continuamente di far regnare la paura con tattiche di minaccia, intimidazione e punizione”. Nella descrizione di Fletcher tra un volo e l’altro potrebbero aversi scali di appena 25 minuti, mentre il tempo di riposo di un pilota può essere anche solo di poche ore: “Sareste tranquilli in quanto passeggeri – chiede retoricamente il comandante – se sapeste che il comandante ha dormito appena 3 o 4 ore la notte precedente?”.

Gare di risparmio di carburante contribuirebbero a costruire la reputazione dei piloti. Ogni mese i comandanti partecipano ad una gara di consumo di carburante, al termine della quale viene pubblicata una classifica interna con i meritevoli. L’aria condizionata, spiega l’autore del libro, è al minimo per ridurre il consumo di combustibile, mentre le frenate in pista sono volutamente brusche “liberare la pista il più in fretta possibile e ridurre i tempi di rullaggio”. Fletcher non ha dubbi: Ryanair non è altro che un “pura macchina finanziaria, la cui unica vocazione è generare profitti. Non ha alcuna considerazione, né morale, né sociale”. Robin Kiely, responsabile della comunicazione Ryanair, non ha voluto commentare il libro, assicurando tuttavia che l’azienda ha sporto denuncia.

Tratto da www.fanpage.it ©

6 Giugno 2013