Laore, Tedde (FI): «Aumenti alle indennità di risultato dei dirigenti illegittimi»
Il Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale insieme al Gruppo di Forza Italia ha presentato oggi a Cagliari un’interrogazione sulla discutibile riforma dei criteri in base ai quali dirigenti e dipendenti del sistema regionale vengono valutati.
«La Giunta Regionale ha approvato un disegno di legge che prevede che l’indennità di risultato dei dirigenti del cosiddetto sistema regione debbano essere valutati tutti secondo gli stessi criteri. Secondo la proposta un dirigente della Regione Sardegna è uguale ad un dirigente di qualsiasi altro ente strumentale regionale. In Laore è stata tale la fretta di applicare questo proposito, che si traduce in aumenti di una componente importante della retribuzione dei dirigenti, che non hanno aspettato neppure che il disegno di legge venisse approvato dal Consiglio Regionale.» Questo è il commento del Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale che insieme al Gruppo di Forza Italia ha presentato oggi a Cagliari un’interrogazione sulla discutibile riforma dei criteri in base ai quali dirigenti e dipendenti del sistema regionale vengono valutati.
«Un disegno di legge – prosegue il consigliere regionale algherese – è una semplice proposta che ovviamente per essere applicata necessita di essere approvata dal Consiglio Regionale. Ad oggi il disegno di legge che propone l’omogeneizzazione dei criteri di valutazione del comparto della dirigenza del sistema regione non è stato approvato dal Consiglio Regionale. Pertanto chi applica i principi in esso prospettati compie atti palesemente illegittimi».
«Ciò non pare turbare i vertici della Laore che fingendo di ignorare queste semplice regole di diritto e di buon senso hanno dato luogo agli aumenti delle indennità di risultato del personale dirigente. Per di più – attacca l’esponente azzurro – tale decisione è stata presa sottraendo risorse al personale non di ruolo, parte del quale rimarrà a casa, anche se necessario, per consentire ai dirigenti di vedere aumentate le proprie retribuzioni di posizione. L’ennesimo comportamento illegittimo della Direzione Generale della Laore che da tempo colleziona condanne da parte dei tribunali sardi per atti antisindacali e altre violazioni di legge, e sanzioni a carico dell’ente pagate dalla collettività».
«Un comportamento che fa il paio con quello della Giunta Regionale che nel riformare il sistema dei criteri di valutazione del personale dirigente ha modificato anche quello che riguarda il resto del personale dipendente (i comuni mortali) senza però passare attraverso la contrattazione collettiva come previsto dalla legge. Al punto che è pendente al TAR Sardegna un ricorso finalizzato all’annullamento delle decisioni prese dalla Giunta in materia. Dall’interrogazione presentata oggi a Cagliari – conclude l’ex Sindaco di Alghero – mi aspetto che Pigliaru spieghi le ragioni di quella che è diventata un’abitudine di Laore, ovvero, quella di adottare atti al di fuori della legge che vengono puntualmente censurati dai tribunali con spese però a carico dei sardi.».