L’assessore Spano presenta il 15° Rapporto sulla Gestione Rifiuti Urbani in Sardegna
La Sardegna collocata all'ottavo posto su scala Nazionale con un 51% di raccolta differenziata: quasi 9 punti sulla media nazionale e di gran lunga superiore alla media delle regioni del Sud e del Centro Italia.
Sardegna regione virtuosa, sul fronte della raccolta dei rifiuti urbani. Il 15° Rapporto Regionale, redatto dalla Sezione regionale del Catasto dei rifiuti dell’ARPAS, con la collaborazione degli Osservatori Provinciali dei rifiuti e dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione, è stato presentato questa mattina dall’assessore Donatella Spano e colloca la Sardegna all’8° posto su scala nazionale, grazie al 51 per cento di raccolta differenziata. Quasi 9 punti sopra la media nazionale e molto al di sopra della medie delle regioni del Sud (28,9%) e del Centro (36,3%), la Sardegna si attesta su livelli comparabili con alcune regioni del Nord Italia, come Emilia Romagna (53%) e Lombardia (53,3%), ma ancora distante dal risultato del Veneto e del Trentino Alto Adige (entrambe al 64,6%).
“Siamo più che soddisfatti di questi dati, che dimostrano che gli indirizzi che stiamo seguendo sono buoni e le politiche regionali efficaci” ha affermato la titolare della Difesa dell’Ambiente annunciando l’avvio dei lavori, in tempi brevi, per l’aggiornamento del Piano e per redigere un disegno di legge sui rifiuti. “Rileviamo con soddisfazione che diminuisce la produzione di rifiuti, ma esiste una grande disparità tra i comuni, nella raccolta di differenziata, che oscilla tra il 75% e il 20%. Per raggiungere l’obiettivo del 65 per cento – ha aggiunto l’Assessore – deve migliorare la raccolta nei grossi centri e dei comuni costieri. È nostra intenzione continuare nell’educazione e sensibilizzazione per migliorare la raccolta, recuperare materiali come il legno e accelerare per la realizzazione degli ecocentri già finanziati”.
La situazione descritta nel rapporto, relativa al 2013, evidenzia un calo del quantitativo totale dei rifiuti raccolti sul territorio regionale e in particolare una diminuzione dei rifiuti a smaltimento. Lieve incremento del livello della raccolta differenziata, che raggiunge il 50,9%, e lieve aumento, dopo l’inversione di tendenza del 2012, del totale dei rifiuti differenziati raccolti, grazie anche all’avvio a regime di raccolte ad alta efficienza in alcuni comuni di impatto rilevante. L’aggiunta di una nuova linea di compostaggio in esercizio, e la messa a regime delle linee attivate nel 2012, ha consentito il pressoché totale recupero della frazione organica da raccolta differenziata. Si rileva una consistente diminuzione della quantità dei rifiuti mandati direttamente a discarica senza pre trattamento. Accelerare il passaggio verso il 65% della raccolta differenziata e completare la dotazione impiantistica di recupero di energia e materia sono oggi gli obiettivi delle politiche regionali di pianificazione e di incentivo, anche in vista del raggiungimento dei target di recupero effettivo per il 2020 e di riduzione dei rifiuti biodegradabili in discarica per il 2018.