L’Associació per a la Salvaguarda presenta la commedia in algherese “El jardì dels arbres daurats”
Appuntamento fissato per venerdì 25 novembre alle ore 17,30 nella sala della Conferenze dell’Università della Terza Età di Alghero, in via Sassari 179
L’Associació per a la Salvaguarda del Patrimoni Historicocultural de l’Alguer presenta venerdì 25 novembre alle ore 17,30 nella sala della Conferenze dell’Università della Terza Età di Alghero, via Sassari 179, una nuova commedia di Guido Sari. La commedia verrà interpretata dagli attori del Teatre de Veus, che già da alcuni anni danno vita ad una forma di teatro nuova in città ed affidata alla sola parola come unico veicolo per la comunicazione dei contenuti dei testi. Una forma di teatro che utilizza la lingua storica di Alghero nel tentativo di ridare a quest’ultima vitalità e prestigio e che nel contempo si pone come alternativa al teatro vernacolare tradizionale.
Il nuovo testo teatrale appare questa volta ancora più lontano dagli schemi consueti, per quanto si riallacci ad una lunga e gloriosa tradizione di opere distopiche (basterebbe limitarsi a citare 1984 di Orwell, Il Mondo Nuovo di Huxley, o Fahrenheit 451 di Bradburry), in cui comportamenti, situazioni, ideologie, forme sociali di coscienza sono evidenziati o enfatizzati al fine di mostrane le potenzialità negative. Quella che viene rappresentata nella commedia è una società dove domina il pensiero unico e dove si punisce severamente chi fa uso di parole proibite dal Potere, in cui si sfrutta la pochezza intellettuale e lo spirito opportunistico di molti per dare consistenza e forza ad un sistema di governo che trasforma il cittadino in suddito. Una società che cancella il concetto di identità e di appartenenza per imporre nuove ideologie e condotte sociali. In questa “scorrettissima” commedia che si fa beffa del politicamente corretto, della superata dicotomia tra destra e sinistra, sostituendovi una più realistica divisione tra alto e basso, cioè tra l’alto di potenti oligarchie e il basso dei cittadini sudditi, non è certo da vedere un segno di antipolitica, secondo quella furba definizione che ancora qualche rappresentate della vecchia politica politicante usa a sua difesa in caso di critica, ma il desiderio di una politica finalmente affiancata all’etica, che non abbia come fine il mantenimento del potere, ma esclusivamente il benessere della collettività.
L’Associazione estende, pertanto, l’invito ai rappresentati dei partiti politici locali e in primis a quelli che attualmente governano la nostra città, certa che «qualunque stimolo alla riflessione sul rapporto cittadini/potere non possa che incontrare l’approvazione di chi direttamente o indirettamente ha ricevuto il mandato ad amministrarci». Gli attori non professionisti (ma non per questo meno bravi dei professionisti) del Teatre de veus sono: Giancarlo Ballone, Franca Chessa, Michele Delrio, Sandro Fiamma, Vanna Lobrano, Maddalena Marrosu, Agostino Mura, Valter Pigò, Daniele Riu, Luigi Riu, Agostino Salis, Nanda Salis, Aldo Sari, Tore Sotgiu.