L’Autunno in Barbagia fa tappa a Sarule
I colori di Sarule fioriranno nella locale tappa di Autunno in Barbagia sabato 15 e domenica 16 settembre, quando il borgo che sorge ai piedi del monte Gonare aprirà le porte delle sue cortes e dei locali storici animandosi di dimostrazioni, mostre e degustazioni.
“No potho reposare amore e coro, pensende a tie so donzi momentu”. Era il 23 luglio del 1915 quando l’avvocato sarulese Vadore Sini scriveva i primi versi di A Diosa, un canto d’amore che nel corso dei decenni avrebbe incantato i sardi nel mondo e non solo, intercettando la sensibilità di artisti e compositori internazionali. Oggi, il paese di Sarule, custodisce e valorizza il patrimonio letterario ereditato dal Sini grazie ad un puntuale ed attento programma di eventi e manifestazioni che nascono nel segno di quei versi così poeticamente forti e delle tante altre opere composte dall’autore.
I colori di Sarule fioriranno nella locale tappa di Autunno in Barbagia sabato 15 e domenica 16 settembre, quando il borgo che sorge ai piedi del monte Gonare aprirà le porte delle sue cortes e dei locali storici animandosi di dimostrazioni, mostre e degustazioni. Ad aprire il ciclo di eventi il convegno tematico sul Tappeto sarulese, in
programma per le ore 10:30 di sabato presso il centro Pilota I.S.O.L.A.. Alle 12:30 e alle 20 si terrà la IV^ edizione del Concorso Dolce&Salato. L’Associazione “Mascara a Gattu” porterà fra le cortes e i vicoli del centro storico
i colori del carnevale sarulese. La due giorni sarà caratterizzata da una serie di laboratori esperienziali relativi alla preparazione di pane tipico, cagliata di latte, aranzada (dolce tipico) e pasta fresca. Turisti e visitatori potranno misurarsi con la lavorazione di alcuni fra i più gustosi prodotti della cucina locale.
“Dopo 18 anni di questa kermesse tradizionale che punta molto alla gastronomia e all’artigianato – spiega Maurizio Sirca, direttore artistico della manifestazione – è tempo che i visitatori vivano dei laboratori esperienziali che lascino in loro un ricordo di cosa vuol dire recuperare le antiche tradizioni. Al centro dei laboratori la trasformazione del latte in tutte le sue varianti, la trasformazione della farina nel pane piuttosto che nel coccone tipico, come nei dolci con tutte le materie prime sarde. Chi viene a visitare le nostre cortes non si troverà più difronte a una semplice vetrina da guardare. Chi parteciperà all’evento si sentirà veramente protagonista di quanto succederà nei locali e negli ambienti del centro abitato”.
I visitatori, dunque, saranno guidati con sapienza da artigiani e produttori lasciandosi travolgere dai profumi e dai sapori della cucina locale. Alle ore 21, il cantautore Cristian Maondini si esibirà presentando il suo disco Truncare sas cadenas. Domenica, dopo l’apertura delle cortes, alle ore 12 la giuria valuterà i piatti in gara per il Concorso Dolce&Salato, e i più apprezzati verranno premiati. Alle 15:30, dalla suggestiva Casa Museo Giudice Ladu, Sardegna trasmetterà in diretta alcuni dei momenti più suggestivi della manifestazione, con interviste ai visitatori e ai protagonisti dell’evento, restituendo un’affascinante cartolina del paese. Seguirà per tutto il pomeriggio l’animazione ad opera dell’Associazione “Mascara a Gattu”, del Coro polifonico “Vadore Sini” e del Tenore “Monte Gonare” di Sarule.
La musica non potrà che essere protagonista nel paese che ha dato i natali all’avvocato e scrittore Sini. In serata, alle 19:30, si terrà la cerimonia di consegnata della cittadinanza onoraria postuma ad Andrea Parodi e Maria Carta. Lo spettacolo finale vedrà ancora la musica al centro della scena con “Sarabanda – SiLaDo la soluzione”, animazione e spettacolo con giochi e quiz musicali. Autunno in Barbagia, grazie anche al lavoro dell’infaticabile Pro Loco, sarà
l’occasione per vivere a pieno il fascino di una comunità del cuore dell’Isola capace di raccontarsi e mettere in mostra i suoi tesori. “Il nome di Sarule – ricorda Maurizio Sirca – è legato a doppio filo ad A nDiosa perché Vadore Sini, l’avvocato autore, è sarulese. Noi a partire dal 2015, centenario del componimento, abbiamo iniziato un percorso di valorizzazione dell’opera e dell’autore con un percorso portato avanti anche grazie al contributo della Regione che ha finanziato un progetto videoteatrale de Il Medico, bellissima e complessa commedia scritta dal Sini. E così, il seme di No potho reposare ha dato i suoi frutti grazie anche al valore ormai riconosciuto da tutti delle opere del Sini che si inseriscono nel fermento culturale di quell’Atene sarda che era il ‘900 nuorese”.
Maurizio Sirca, già assessore del Comune di Sarule, sottolinea la necessità di un impegno anche politico per “valorizzare l’autore che ha scritto la poesia più amata da ogni sardo nel mondo. E’ necessario farlo in tutte le forme possibili, con la coralità, con la prosa e, come già avvenuto in passato, anche mediante convegni e laboratori tematici. Qualsiasi iniziativa in tal senso è ben accetta, anche quelle più innovative. Quest’anno, ad esempio, Autunno in Barbagia a Sarule ospiterà la cantina di Mogoro che ha dedicato a No potho reposare un vino bianco di sua produzione. La bottiglia si chiama “T’amo” e riprende proprio l’immagine del diario dell’autore di A Diosa. Abbiamo attivato una convenzione per cui chi all’ingresso dell’esposizione acquisterà un bicchierino realizzato dalla ceramista Valeria Tola potrà assaggiare il vino di Mogoro”. Conclude Sirca: “Autunno in Barbagia a Sarule è un cammino nel segno della tradizione verso nuovi obiettivi e affascinanti scoperte”.