“Lavoratori e-distribuzione sino a 22 ore consecutive al lavoro per rincorrere guasti e disservizi”

Intervento di Franco Peana - UGL Chimici-Energia Segreteria Regionale della Sardegna

“In barba ai famosi 17 miliardi di investimenti sbandierati da Enel, da impiegare sulla rete di distribuzione e per ammodernamento tecnologico e informatizzazione delle reti, sono bastate due sole giornate tipicamente invernali e il servizio elettrico regionale è andato a farsi benedire. Lavoratori al limite dello stress psicofisico, stanchi e insufficienti a rincorrere una moltitudine di disservizi, in alcuni casi sino a 22 ore consecutive al lavoro per restituire l’energia alle famiglie, ai centri urbani che vestiti a festa per le festività Natalizie si sono spenti con sorpresa per mancanza di corrente, ma anche alle periferie e alle aziende”. Così in una nota Franco Peana – UGL Chimici-Energia Segreteria Regionale della Sardegna.

“E’ successo di tutto in questi ultimi quattro giorni, dai centri commerciali naturali alle periferie al buio, una moltitudine di guasti hanno generato molteplici disservizi ai clienti e ancora oggi a distanza di alcuni giorni, i soliti Lavoratori di e-distribuzione cercano di riparare una rete obsolescente e su cui oramai si interviene solo dopo il guasto o la rottura”. E ancora: “Linee per terra, palificazioni rivoltate dal vento, cabine di trasformazione che hanno dato forfait, guasti di ogni natura che dimostrano i problemi di una situazione impiantistica che sconta anni di funzionamento, di mancati investimenti e mancate manutenzioni programmate…che ancora oggi non sono stati ripristinati in toto. Situazione che UGL Chimici-Energia denuncia da anni e per cui riteniamo e-distribuzione abbia precise responsabilità al riguardo”.

“Neanche i pochissimi e insufficienti gruppi elettrogeni installati, – aggiunge Peana – hanno potuto far fronte alla moltitudine di guasti in carico al personale Operativo e Tecnico della Sardegna. Neanche l’ombra di sistemi straordinari attivati dall’azienda per far fronte all’emergenza. Poche persone in organico, che in condizione di maltempo permangono sino a 22 ore consecutive al lavoro per garantire servizio elettrico e per provare a ripristinare una condizione impiantistica vecchia e poco sicura. Questa è la fotografia della situazione. Siamo preoccupati per i Lavoratori e condanniamo ancora una volta l’azienda, che in questa condizione di precarietà potrebbe mettere a repentaglio la salute e la sicurezza degli stessi. Sono più che mai necessari radicali investimenti su infrastrutture e reti, massive manutenzioni programmate e il potenziamento degli organici. In queste circostanze non vi sono le condizioni per garantire il servizio elettrico” – conclude Peana.

11 Dicembre 2024