Lavoratori interinali, parla Matteo Tedde
In merito alla discussione in aula della mozione presentata dall’opposizione sui rapporti di lavoro flessibile, il dibattito è stato animato da un clima estremamente costruttivo, finalizzato a trovare una determinazione condivisa sull’argomento. Il testo originario della mozione è stato emendato in maniera significativa in aula con disponibilità reciproca di maggioranza e opposizione ad ottenere un risultato veramente di buon senso ed equilibrio.
La maggioranza al governo della città ha sul tema del lavoro nella pubblica amministrazione un’idea ben precisa: procedere al reclutamento di personale attraverso forme concorsuali e di mobilità. In questa maniera ci si orienterà alla valorizzazione del merito e a garantire a tutti la possibilità di concorrere; si andrà oltretutto a ridurre al minimo le assunzioni con contratti di somministrazione, non certo la forma contrattuale più adatta a garantire da un lato alle persone quel minimo di garanzie per guardare con più sicurezza al proprio futuro dall’altro agli uffici di poter contare su personale in pianta stabile per l’espletamento di importanti compiti amministrativi.
Questo indirizzo trova conferma nella delibera di Giunta n° 227 del 05.07.2013 con la quale è stato definito il piano del fabbisogno del personale e delle assunzioni per il triennio 2013-2015 e questo riferimento abbiamo voluto fosse inserito nel testo della mozione perché costituisce il caposaldo della riorganizzazione della macchina amministrativa del Comune. Parallelamente a questo percorso, annunciato in campagna elettorale e perseguito durante il mandato, la determina assunta unitariamente in Consiglio Comunale impegna l’Amministrazione, in sede di bilancio preventivo, a mettere in campo tutti gli sforzi finanziari necessari, in funzione delle risorse disponibili e delle esigenze gestionali e operative degli uffici, per mantenere, anche a rotazione, lo stesso livello occupazionale di lavoro flessibile precedente alle criticità rappresentate e quindi in risposta al fabbisogno dell’Amministrazione per garantire gli standard dei servizi.
Occorre precisare che gli interinali non hanno un rapporto di lavoro diretto con l’Amministrazione, ma per il tramite di un soggetto terzo che in risposta alla chiamata al lavoro delle figure professionali richieste dall’Amministrazione propone le figure più idonee per esperienza e requisiti, per cui è formalmente scorretto dire che gli stessi 35 dipendenti continueranno a lavorare. Il consiglio comunale ha assunto un indirizzo politico che è quello di reperire le risorse in sede di bilancio preventivo per mantenere lo stesso livello occupazionale di lavoro flessibile precedente alle criticità rappresentante dando, quindi, a tutti i dipendenti, e non solo ad alcuni di essi, la possibilità di essere richiamati a lavoro e all’Amministrazione di poter eventualmente contare su professionalitàe competenze acquisite negli anni nell’ottica di rendere i servizi efficienti e puntuali.
Nel mentre si perseguono gli obbiettivi di fondo di riorganizzazione della macchina amministrativa così come delineato nel piano del fabbisogno del personale e delle assunzioni, raggiunti i quali ci sarà certamente ancora spazio per i contratti di lavoro somministrati, ma in sintonia con quel che prevede la normativa vigente per quella forma contrattuale, ovvero per fabbisogni eccezionali dell’Amministrazione.