“Il Lazzaretto di Capo Galera: Economia e sanità ad Alghero nel periodo sabaudo”
Pubblicato dalla Carlo Delfino Editori il volume del dott. Giacomo Oppia sulla Storia del Lazzaretto di Alghero d L'opera sarà presentata al pubblico dal dott. Pasquale Chessa lunedì 19 dicembre, alle ore 17.30, presso la Fondazione Meta, Lo Quarter.
Nelle immediate vicinanze di una delle più belle spiagge del litorale algherese, molto frequentata nella buona stagione dai locali e dai forestieri, si trovano le rovine di un grande e spazioso edificio, che una volta costituiva il lazzaretto di Capo Galera, dal quale hanno preso il nome sia la spiaggia che la località circostante.
Di questo importante stabilimento sanitario, di cui si è quasi persa la memoria, risultano finora pubblicate poche e scarne notizie, contenute in opere di carattere generale, senza che sia stato oggetto di specifiche ricerche storiche.
In un libro pubblicato a Cagliari nel 2001 sui lazzaretti della Sardegna, di fronte a 85 pagine dedicate a quello di Cagliari e a 27 riservate a quello dell’Asinara, solo 8 pagine sono state destinate al lazzaretto di Alghero, suscitando così l’impressione che quest’ultimo fosse di scarsa importanza e alquanto marginale nella storia delle istituzioni sanitarie dell’isola.
Questa erronea valutazione viene oggi ad essere completamente smentita da una pubblicazione recentemente edita per i tipi di Carlo Delfino, curata del dott. Giacomo Oppia, ex segretario generale della Camera di commercio di Sassari, dal titolo “Il Lazzaretto di Capo Galera– Economia e sanità ad Alghero nel periodo sabaudo”.
Nel corso di lunghe e approfondite ricerche, svolte in particolare, ma non solo, presso gli Archivi di Stato di Cagliari e Torino e nell’Archivio storico del comune di Alghero, l’autore ha consultato e raccolto un’ ingente quantità di materiale documentario, che ha permesso di ricostruire con una certa attendibilità le vicende storiche di quel lazzaretto e di evidenziarne la funzione essenziale svolta nell’ambito della sanità marittima dell’isola durante il periodo sabaudo, nonché i benefici effetti derivanti dalla sua presenza e operatività sui traffici commerciali e pescherecci del Nord Sardegna in generale e, in modo specifico, sull’intera economia del territorio algherese.
Costruito nel 1722 per ordine di Vittorio Amedeo II, in occasione del diffondersi della peste scoppiata a Marsiglia nell’estate del 1720, nei suoi 140 anni di vita il lazzaretto di Capo Galera, unitamente a quello di Cagliari, ha svolto un ruolo e funzioni che si rivelarono fondamentali nell’ambito della politica sanitaria messa in atto dal governo sabaudo in Sardegna, al fine di difendere e salvaguardare l’isola dal contagio delle terribili malattie infettive, che periodicamente imperversavano in Europa e nel Mediterraneo: non fu certamente un caso se la Sardegna rimase immune da grandi epidemie per tutto il XVIII e per la prima metà del XIX secolo.
Nell’evidenziare questa valida ed efficace azione operata a favore della pubblica sanità isolana, tutelando nel contempo il traffico marittimo funzionale alle attività economiche del territorio, la pubblicazione delle vicende del lazzaretto di Capo Galera risulta particolarmente interessante e stimolante, anche per la descrizione di avvenimenti ed episodi ad esse collegati, come quelli di diversi naufragi accaduti nei mari d’Alghero. Arricchiscono e illustrano il libro di Giacomo Oppia 26 figure in bianco e nero, che riproducono documenti inediti ed imbarcazioni dell’epoca, unitamente a un inserto centrale a colori, formato da 8 tavole , tra le quali 4 planimetrie inedite del lazzaretto risalenti a diversi periodi dell’Ottocento.
Un breve glossario delle imbarcazioni citate nel testo e gli elenchi dei governatori della città, dei capitani del porto e dei direttori del lazzaretto completano, in appendice, questa originale e documentata opera di ricerca, che costituisce un rilevante contributo alla storia di Alghero nel periodo sabaudo, attraverso la conoscenza di un’istituzione sanitaria che per tanto tempo è stata protagonista di primo piano negli avvenimenti verificatisi nel territorio e nelle marine di quella città. Il volume sarà presentato al pubblico dal dott. Pasquale Chessa, il giorno lunedì 19 dicembre, alle ore 17,30, presso la Fondazione Meta, Lo Quarter, Largo San Francesco, con la partecipazione dell’autore e dell’editore.