Le compagnie aeree devono garantire il diritto alla mobilità dei sardi

“Il Presidente della Regione deve vigilare e, nel caso ci siano gli estremi, assumere quei provvedimenti necessari per costringere le compagnie aeree a garantire il diritto alla mobilità dei sardi”. Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Bruno dopo l’ennesimo disservizio che si è verificato questa mattina sulla tratta Alghero – Roma. “Alle 7 – scrive Mario Bruno – un gruppo di lavoratori dell’E.On dovevano partire con il volo Alitalia diretto nella Capitale perché era stata programmata un’udienza dal Papa. Il ritardo di oltre due ore e mezzo del volo ha fatto rinviare l’incontro con Sua Santità “.

Per Mario Bruno questo vergognoso episodio conferma l’inaffidabilità delle compagnie aeree che collegano la Sardegna con la Penisola ed è l’ennesima prova del fallimento delle politiche regionali che avevano come obiettivo di garantire ai sardi il diritto di viaggiare a costi contenuti e con la sicurezza di orari e di collegamenti adeguati. Proprio alla vigilia della stagione estiva, dopo un inverno in cui si è verificato un vero e proprio “far west dei cieli” la situazione è sempre più precaria. Voli cancellati, collegamenti sporadici e saltuari, tratte precluse a tariffe per i residenti.

“E’ arrivato il momento, anche alla luce di questo ultimo episodio che, seppur nella sua gravità è solo la punta dell’iceberg del problema trasporti, in cui il Presidente della Regione – continua Mario Bruno – verifichi le responsabilità e assuma quei provvedimenti necessari ad arginare questi fenomeni che oltre a creare disservizi ai sardi danno un’immagine della Sardegna non certo degna di un’isola all’avanguardia e ospitale”.

Il vicepresidente del Consiglio è certo che, al più presto, Papa Francesco riprogrammerà l’udienza e auspica, nel contempo, che la vertenza dei lavoratori E.On. abbia la priorità nell’agenda della giunta regionale al fine di far pressione presso il Governo nazionale e presso la multinazionale per il rispetto degli impegni e perché venga evitato ogni licenziamento dei lavoratori.

17 Aprile 2013