Le precisazioni dell’Assessore De Francisci sul caso Loceri
Nel settembre 2011, in piena emergenza sanitaria in Ogliastra e precisamente nel territorio di Lanusei a causa della peste suina africana la Regione ha emanato precise direttive imposte dalle normative nazionali e comunitarie in materia di sanità animale, con l’obiettivo di contenere la diffusione della malattia. Provvedimenti obbligatori per evitare, tra le altre conseguenze, il blocco totale dell’export delle produzioni della filiera suinicola sarda. Lo precisa l’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, in merito al caso dell’azienda Gardalis di Loceri. Riguardo al blocco produttivo, gli uffici confermano che questo è durato sino al 16 dicembre 2011 (e non a marzo 2012), data in cui l’azienda zootecnica ogliastrina ha ottenuto la deroga da parte del ministero della salute per macellare e per movimentare i proprio capi dall’allevamento al mattatoio.
“Sui danni che Gardalis lamenta – aggiunge l’assessore – ho informato immediatamente l’assessore Cherchi in quanto, per mancato reddito e per le conseguenze delle restrizioni dovute all’istituzione delle zone di protezione e sorveglianza, la competenza ricade nell’assessorato dell’Agricoltura”. A questo proposito, proprio alcuni giorni fa l’assessore Cherchi aveva dato notizia dello sblocco, da parte della Commissione europea, di 1,5 milioni di euro di aiuti destinati alle aziende suinicole: risorse finanziarie che potranno indennizzare quelle imprese che hanno dovuto sopportare, anche aumenti dei costi dell’alimentazione degli animali, sebbene non abbiano riscontrato casi di infezione da Psa nei loro allevamenti.
Infine, l’assessore della Sanità respinge ogni accusa di arroganza lanciata dai legali di Gardalis. “Anzi con il titolare – ricorda De Francisci – sia la sottoscritta sia gli uffici preposti hanno sempre manifestato massima disponibilità, incontrandolo più volte. Per quanto riguarda la mediazione, appena si è avuta comunicazione si è girata una informativa all’assessorato dell’Agricoltura e alla Giunta”.