L’edilizia al centro della legislatura per rilanciare sviluppo e occupazione
Il consigliere regionale Marcello Orrù, eletto come indipendente nelle liste del Psd’Az, scrive una lettera aperta al neo presidente della Regione Francesco Pigliaru.
Caro Presidente Pigliaru, nel corso della conferenza stampa di presentazione della sua Giunta lei ha detto di voler mettere subito mano al Piano Paesaggistico definendolo “Piano Paesaggistico di Cappellacci”. Perché mettere subito in discussione il Piano paesaggistico dei Sardi , la cui approvazione è stata accolta con favore dalle imprese edili? Presidente, sono fortemente convinto che il rilancio dell’edilizia rappresenti una delle priorità più urgenti per la Sardegna e per il Sassarese. ll recente rapporto sulle costruzioni in Sardegna ha confermato i numeri impressionanti di una crisi che sembra non lasciare respiro alle imprese che operano nel settore con un calo di quasi il 40% tra il 2008 e il 2013 in termini occupazionali e sugli investimenti.
Nel Nord Sardegna le cifre sono ancora più drammatica: una impresa edile su due chiusa negli ultimi 4 anni e lavoratori occupati nel settore scesi da 10.000 a 4.000. Numeri impressionanti che meritano risposte decise e concrete da parte del consiglio regionale. Il nuovo Piano Paesaggistico dei Sardi , approvato dopo un’intensa azione di coinvolgimento e di ascolto delle associazioni, degli ordini professionali del settore, ha il grande merito di aver spedito in soffitta il vecchio Piano paesaggistico regionale voluto nel 2006 dalla Giunta Soru. Quella legge era stata dannosissima per l’economia della Sardegna: all’epoca aveva determinato la paralisi dell’intero settore dell’edilizia assestando un duro colpo a tanti medi e piccoli imprenditori che, erano stati costretti a chiudere le aziende, oppure, nel migliore dei casi, a mettere in cassa integrazione o licenziare i dipendenti.
Ora, grazie al Piano Paesaggistico dei Sardi, le regole saranno chiare e uguali per tutti. E’ da qui e dal rilancio delle grandi opere che occorre ripartire per approvare un piano generale per l’edilizia che dia respiro a quelle centinaia di piccoli e medi imprenditori del settore e a catena determini una ripresa di tutte quelle attività ad esso in qualche modo collegate. L’edilizia è uno dei pilastri della nostra economia che va sostenuto e rilanciato perché sono fortemente convinto che una ripresa di questo settore determinerebbe un immediato giovamento per tanti altri comparti. Ecco perché fin dalle prossime settimane voglio incontrare le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali territoriali per ascoltare le loro proposte e valutazioni.
Per questo Le chiedo di inserire, fin dai primi giorni di attività della Giunta Regionale, il rilancio del settore edile al centro delle priorità della legislatura. Auguro a Lei e alla sua Giunta un proficuo lavoro per il bene della Sardegna ma mi auguro non prevalga anche stavolta il solito pregiudizio anti-impresa e la politica del no a prescindere a cui, negli anni, i signori dell’ambientalismo estremo e di maniera, ci hanno abituato e che tanto male ha fatto e continua a fare alle imprese, allo sviluppo, all’occupazione”