Legge elettorale, Mario Bruno suona la sveglia: “la modifica non è rinviabile”
“Sulla legge elettorale, il Consiglio regionale sta andando troppo a rilento, alla ricerca di intese che rischiano seriamente di non essere capite all’esterno del Palazzo. E questo mentre il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, anzichè essere in aula per dare il suo contributo alle riforme, fa il capo-popolo ed è già in campagna elettorale”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Bruno, dopo l’ennesimo stop alla discussione sulla riforma della legge elettorale.
“La modifica della legge non è rinviabile – prosegue Bruno – per non vanificare la scelta del Consiglio di ridurre il numero dei rappresentanti nell’Assemblea sarda, scelta in sintonia con le indicazioni dei referendum del maggio 2012. Senza la riforma della legge elettorale, i sardi andranno a votare con un sistema vecchio, che potrebbe far entrare in Consiglio ben piu’ di ottanta consiglieri. Ci sono poi modifiche non piu’ rimandabili, come la cancellazione del listino e l’introduzione della doppia preferenza di genere. Altri rinvii o, peggio, l’accantonamento definitivo del testo – conclude Bruno – non sarebbero capiti dai sardi, che attendono una vera svolta riformatrice dalla classe politica”.