L’Ente Foreste e i ritardi nei pagamenti
Sono diverse le segnalazioni dei proprietari di terreni vincolati che hanno denunciato gli incomprensibili ritardi dell’Ente Foreste nel pagamento delle indennità di occupazione delle terre private cedute all’Ente per la realizzazione dei cantieri forestali.
“Il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente conoscono la situazione complessiva dei pagamenti e delle inadempienze dell’Ente Foreste della Sardegna e se hanno già provveduto al pagamento delle ultime indennità annuali relativa alla occupazione da parte di codesto Ente di terre private nei cantieri di rimboschimento?”. È quanto chiesto in una interpellanza presentata dai consiglieri regionali del Pd Gian Valerio Sanna e Giampaolo Diana.
“L’Ente Foreste della Sardegna concorre all’esecuzione delle opere di sistemazione idraulico-forestale, rimboschimento e rinsaldamento di terreni vincolati ai sensi del regio decreto (Legge 30 dicembre 1923, n. 3267), ovvero avuti in affitto o in concessione da altri enti o istituzioni pubbliche o da privati e dispone anche sul pagamento dell’indennità e sulla restituzione dei terreni nei quali sia stata accertata la maturità del bosco – chiarisce il consigliere del Pd – mentre restano di competenza dell’Amministrazione regionale l’individuazione dei terreni da vincolare, l’imposizione del vincolo e il rilascio delle autorizzazioni e dei nullaosta concernenti i terreni sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici”.
“Ai proprietari dei terreni da sistemare, e nei quali per l’esecuzione dei lavori progettati risulti indispensabile una totale o parziale sospensione del godimento, è riconosciuta un’indennità annua. L’ Ente Foreste che normalmente è preposto alla liquidazione delle spettanze a cui provvede di norma ogni cinque anni, ultimamente sta lasciando trascorrere il tempo anche oltre tale periodo – sottolinea Sanna – col rischio che quanto dovuto per gli anni che precedono cada in prescrizione e non sia quindi riconosciuto ai privati proprietari delle terre dei cantieri di rimboschimento”.