L’eredità di Grazia Deledda
Il Premio nazionale di letteratura e giornalismo, Alghero Donna, svoltosi a Roma il 12 dicembre presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata l’occasione per l’on. Mauro Pili di annunciare in anteprima l’approvazione da parte della Commissione Cultura della Camera della risoluzione con cui il governo si impegna a far studiare meglio l’opera di Grazia Deledda soprattutto in vista del centenario della pubblicazione di “Canne al vento” nel 2013.
Neria De Giovanni, in apertura della manifestazione, aveva ricordato che il Premio stesso era nato nel 1995 anche come omaggio alla grande scrittrice. “Io personalmente – ha aggiunto Neria De Giovanni – ho parlato di lei e della sua opera in molte occasioni in Sardegna, in Italia anche presso i circoli dei sardi, all’estero, dalla Francia alla Norvegia, alla Svizzera, fino agli Stati Uniti, Argentina, Cile, Australia. Con i miei undici volumi sulla Deledda, il primo dei quali pubblicato nel 1990, credo di aver dato un contributo non piccolo alla divulgazione dell’opera deleddiana”.
La quindicesima edizione del Premio Alghero Donna, organizzata a Roma dall’Associazione SALPARE in collaborazione con l’Associazione dei sardi di Roma Il Gremio, sottolinea anche la solerte attività che i circoli dei sardi in Italia e nel mondo hanno sempre svolto per diffondere la conoscenza della scrittrice nuorese. Forse non è un caso che la premiata per la sez. Poesia, Antonella Anedda, benché nata a Roma, abbia sottolineato la sua origine “barbaricina” ed abbia curato di recente anche una raccolta di racconti proprio di Grazia Deledda.
Nella foto: un’immagine della scrittrice Grazia Deledda