«Leucemi, oncologi e talassemici algheresi al palo»
«Inaccettabile leggerezza della Regione che ricade oggi su decine di famiglie algheresi» - Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde che interviene sulla vicenda con un interrogazione
«La Regione Sardegna si ricorda solo nel dicembre del 2014 di trasferire al Comune di Alghero le risorse che servono per pagare i contributi delo stesso anno agli algheresi affetti da gravi patologie. Il grave ritardo ha impedito la liquidazione a causa degli effetti di un complesso meccanismo contabile che a Cagliari avevano trascurato. Presumibilmente a dicembre, con un anno di ritardo, il Comune di Alghero potrà pagare i leucemici, oncologici e talassemici algheresi». Così il Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde che interviene sulla vicenda con un interrogazione presentata oggi presso il capoluogo sardo.
«Nel 2014 – afferma l’ex Sindaco di Alghero – anche la Regione Sardegna è stata obbligata ad applicare le regole del nuovo ordinamento contabile che imponevano all’ente regionale di ripulire il proprio bilancio da tutta una serie di partite che dovevano essere chiuse entro il 2014. La Regione se ne ricorda tardi, a dicembre, e trasferisce le risorse destinate agli affetti da gravi patologie dopo il 30 novembre quando il Comune di Alghero non può più impegnarle e liquidarle».
«Quel che è peggio – prosegue l’esponente azzurro – è che a causa dell’applicazione di questo meccanismo contabile, il Comune di Alghero, stando alle informazioni fornite dagli uffici comunali, potrà pagare quei contributi solo il prossimo dicembre, esattamente un anno dopo. Un inaccettabile ritardo che ricadrà su leucemici, oncologici e talassemici algheresi e le loro famiglie già costrette ad anticipare le spese destinate alle cure ed ai controlli medici necessari ed a sopportare uno sforzo finanziario notevole, talvolta superiore alle loro disponibilità».
«Il peso delle questioni contabili – conclude il Consigliere Regionale algherese – non può schiacciare le persone che ancora una volta hanno mal riposto la propria fiducia nell’istituzione regionale che dovrebbe distinguersi per tempestività a tutela di quei nuclei familiari che si prendono cura di persone con gravi patologie.».