Licenziamenti Aias, “Provvedimento doloroso ma necessario”
È stato firmato martedì scorso l’accordo sui 133 esuberi dell’Aias, Associazione italiana assistenza agli spastici, resi necessari in seguito all’apertura della procedura di mobilità – lo scorso 7 gennaio – causata dai drastici tagli, nel corso degli ultimi anni, delle prestazioni in convenzione con la Regione Sardegna.
Il documento è stato sottoscritto dall’azienda e dai rappresentanti dei lavoratori Isa e Ugl (firmatari di contratto) nel corso dell’incontro a cui hanno partecipato tutte le sigle presenti nelle strutture Aias: oltre a Isa e Ugl anche Cgil, Cisl, Uil, Fials, Cisal, Nursind, Usb.
Il provvedimento riguarda diverse figure professionali tra cui 77 terapisti, 33 educatori e 12 amministrativi ma, grazie all’accordo raggiunto, alcune di queste – circa venti dipendenti – avranno la possibilità di essere riassorbite in organico nell’ambito del processo organizzativo avviato dall’azienda, anche a seguito di corsi di formazione interni. Per la copertura del resto delle figure vacanti e non attualmente presenti si procederà a breve con nuove assunzioni per un totale di 70 nuovi contratti.
“L’atto di riorganizzazione”, spiega Anna Paola Randazzo, presidente dell’Aias Cagliari, “si è reso necessario a causa della riduzione delle prestazioni in convenzione con la Regione Sardegna, nostra unica committente, che sono passate dalle oltre 570mila del 2004 alle 420mila attuali. La strada intrapresa è l’unica possibile per adeguarci alle normative e tutelare gli stipendi degli 872 dipendenti che rimangono in organico”.