Lingua blu, dalla Giunta via libera ai 28 milioni di euro
“Nonostante le polemiche sollevate dalla minoranza, possiamo dire di aver fatto una grande operazione che era dovuta ai pastori sardi. Anche lo scorso i danni subiti per l’epidemia della blue tongue sono stati ingentissimi”. Lo ha dichiarato l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, durante la conferenza stampa che ha tenuto insieme al collega della Sanita, Luigi Arru, questo pomeriggio nella sede del Consiglio regionale di via Roma, a margine delle giunta che ha dato il via libera, su proposta della titolare dell’Agricoltura, alla legge n. 10 del 29 maggio 2014 in cui è previsto il finanziamento di 28 milioni di euro per gli interventi a favore delle aziende colpite dal virus della Lingua blu. Con lo stanziamento si danno risposte immediate ai tanti pastori del comparto ovicaprino che stanno affrontando una profonda crisi economica e numerose difficoltà dovute all’ultima recrudescenza dell’epidemia scoppiata nel 2013.
“Un’operazione dovuta per diversi motivi – ha aggiunto l’esponente della giunta Pigliaru – non ultimo il ritardo con cui è stata gestita l’infezione (nella stagione 2012-2013) con un’azione di profilassi che andava attuata per tempo. Lo scorso anno i vaccini sono arrivati troppo tardi, fra maggio e giugno, quando invece le vaccinazioni dovrebbero essere completate al massimo entro aprile”. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Epidemiologico Veterinario, alla data del 10 maggio di quest’anno, i capi morti risultano 113.723, mentre gli animali che presentano sintomi clinici sono pari a 273.799. “Già da fine settembre, dopo un passaggio formale e a titolo informativo da avviare subito con Bruxelles – ha aggiunto Falchi – inizieremo a trasferire queste nuove risorse ai comuni che provvederanno a rimborsare i pastori”. Rispondendo alle domande dei giornalisti sui rapporti con il Movimento dei pastori sardi, l’assessore ha spiegato quale è stato l’iter che ha portato alla chiusura dell’elaborazione del nuovo Programma di sviluppo rurale (Psr) delle annualità 2014-2020.
“Ho incontrato le figure inserite nel documento di partenariato: un elenco – ha spiegato l’assessore – di soggetti individuati da chi mi ha preceduto lo scorso anno, sul quale nessuno fino a ora aveva sollevato particolari polemiche”. Nel prossimo Psr saranno confermate le diverse misure e gli impegni finanziari a favore del comparto ovino e non solo. Mentre per quanto riguarda il sostegno al Primo insediamento in agricoltura “è stato rivisto l’intervento, con l’obiettivo di valorizzare soprattutto l’impegno di quei giovani che lavorano effettivamente in campagna e che così potranno contribuire al rilancio del comparto zootecnico e alla tutela del nostro territorio”.
Sul tema delle inchieste avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, in merito alla gestione dei vaccini per la blue tongue nei primi anni 2000, sia Falchi che Arru hanno ribadito che è intenzione della Regione dichiararsi parte civile qualora le indagini portino a dei rinvii a giudizio. I due assessori hanno poi ricordato di aver chiesto a Romano Marabelli (direttore generale del dipartimento Alimenti e Sanità veterinaria del ministero della Salute, autosospesosi dall’incarico dopo essere stato coinvolto nell’inchiesta), di fare un passo indietro e di autosospendersi anche dal consiglio di amministrazione dell’Istituto zooprofilatico sperimentale della Sardegna.
“Siamo garantisti – hanno spiegato Arru e Falchi – ma forse è il caso che il dott. Marabelli faccia un passo indietro”. Dal versante della Sanità sono stati stanziati, oggi in giunta, altri 600 mila euro per sostenere la profilassi vaccinale contro la febbre catarrale degli ovini (blue tongue). Il titolare della Sanità ha rassicurato i pastori sulla sicurezza dei nuovi vaccini: “Sono diversi da quelli del passato, più sicuri e dai dati che abbiamo non si sono manifestati particolari problemi. Al 31 luglio di quest’anno la vaccinazione è arrivata a una copertura di circa il 65% dei capi”.