Lingua blu, la Regione impegnata a contrastare l’epidemia

“Le misure che la Regione sta attuando per contrastare l’epidemia della Lingua blu in Sardegna stanno da una parte intensificando le precedenti azioni di profilassi, dall’altra, trattandosi di vaccini inattivati o “spenti” senza dunque effetti collaterali, non stanno creando i danni di precedenti campagne. Anzi, chi ha vaccinato per tempo, oggi può contare su greggi non attaccate dal virus. Senza contare che, per non penalizzare ulteriormente non solo il comparto ovino ma anche quello bovino, la Regione ha ottenuto il via libera dal ministero della Salute per la movimentazione sia in Sardegna che nel resto d’Italia”. Lo chiarisce l’assessore della Sanità Simona De Francisci a proposito della protesta di ieri a Tramatza del Movimento pastori sardi.

“Quanto all’insetto vettore – continua De Francisci – il decreto che ho firmato a metà settembre prevede norme specifiche di profilassi diretta (lotta all’insetto Culicoides e smaltimento carcasse), e la distribuzione agli allevatori di particolari repellenti per ovini. È ovvio che, in un momento di emergenza, confidiamo anche nella collaborazione degli allevatori, che devono attuare ogni intervento per migliorare la biosicurezza degli edifici e dei locali di ricovero degli animali”.

Sempre sul fronte della vaccinazione, per evitare qualsiasi problema e di ottimizzare le scorte di vaccino sono state impartite direttive ai Servizi veterinari per escludere dalla vaccinazione le aziende con infezione in atto e nel decreto è precisato che la profilassi vada indirizzata prioritariamente nelle aziende ovine al di fuori del buffer dei 4 km dai focolai. Gli obiettivi del provvedimento per il 2013 sono infatti di proteggere gli animali non ancora interessati dal virus e quindi garantire la movimentazione degli animali.

La Regione, infine, non è stata a guardare per ristorare le aziende colpite, visto che ad appena un mese dalla presentazione in Giunta, è stato approvato dal Consiglio regionale il disegno di legge che destina 18,5 milioni di euro per gli indennizzi. “Abbiamo trasmesso immediatamente la notifica a Bruxelles, – conferma l’assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi – e non appena sarà ufficializzata la presa d’atto dell’Ue, potremo dare il via alle operazioni di indennizzo per i capi morti e per il mancato reddito”.

28 Settembre 2013