I Linguaggi dell’omofobia, incontro dibattito a Sassari

Giovedì 4 Giugno, alle ore 17:00 aula Lessing Dipartimento Scienze Umanistiche e Sociali (ex Facoltà di Lingue) via Roma 151 Sassari, il Movimento Omosessuale Sardo e Diritti al Cuore organizzano l’incontro dibattito I LINGUAGGI DELL’OMOFOBIA.

Giovedì 4 Giugno, alle ore 17:00 aula Lessing Dipartimento Scienze Umanistiche e Sociali (ex Facoltà di Lingue) via Roma 151 Sassari, il Movimento Omosessuale Sardo e Diritti al Cuore organizzano l’incontro dibattito I LINGUAGGI DELL’OMOFOBIA.

Queste sono alcune delle frasi di politici, religiosi, personaggi “famosi” italiani sull’omosessualità:
“Un bacio tra donne? E’ come fare pipì per strada”. Carlo Giovanardi
“Due gay che si baciano mi fanno schifo”. Giuseppe Ciarrapico (Pdl),
“I gay sono malati, ma possono curarsi”. Romano La Russa (assessore Pdl alla Regione Lombardia),
“I gay garrotiamoli (ucciderli con la garrota stretta sul cranio ndr)” Pier Gianni Prosperini (assessore politiche giovanili Regione Lombardia)
“Matrimoni gay una sconfitta dell’umanità.” Cardinale Pietro Parolin (Segretario di Stato Vaticano)
“..non mi convincono i figli della chimica, i bambini sintetici, uteri in affitto, semi scelti da un catalogo” Dolce&Gabbana.

Ma l’omofobia non si esprime solo a parole. Anche le leggi, le immagini, il senso comune fatto di risolini, ammiccamenti, sguardi di compassione concorrono a quella “omonegatività” che limita fortemente il percorso di determinazione della propria identità di molte lesbiche, gay e persone transgender. Quanto incidono i mass media, i discorsi pubblici e la legislazione di uno Stato nell’indirizzare l’opinione pubblica? E quanto incide la scuola nella formazione di una cultura più o meno rispettosa delle diversità? Il dibattito sulla legge contro l’omofobia e la reazione della destra politica e religiosa, come le tristemente note sentinelle in piedi, hanno evidenziato la confusione tra libertà di opinione e libertà di discriminazione. Così come le difficoltà a sviluppare percorsi formativi diversi all’interno delle scuole medie e superiori evidenziano che, ancora oggi, parlare di omosessualità evoca visioni strettamente legate al sesso, inteso nella sua forma più negativa.

Di questo parleremo con:
MASSIMO DELL’UTRI  (Filosofia del Linguaggio Università di Sassari), “Usi e abusi del linguaggio tra dimostrazione e persuasione”
SONIA BORSATO (Storia dell’Arte Accademia Belle Arti Sassari), “Fototensioni – immagine e identità sessuale”
SALVATORE IOVERNO (Psicologia Clinica e Dinamica La Sapienza Roma) Progetto “Le cose cambiano” ,
ANNA LAURA TOCCO (AGeDO – FLC CGIL SS) “L’impegno della scuola nell’educazione ad una cultura del rispetto e delle diversità”  ,
MARIA GRAZIA MANCA Impegno dell’amministrazione nel contrasto delle discriminazioni, con particolare riferimento al bullismo omo/transfobico. (Ass. Politiche Sociali e Pari Opportunità comune di Sassari),
MARIA ROSARIA NAPPA (Psicologia dello Sviluppo La sapienza Roma)
e il contributo di VILIA FIORILLO “Analisi della discussione sulla mai nata legge contro l’omo/transfobia”
e CONSUELO SARI (Presidente Commissione Pari Opportunità SS) Impegno della Commissione del Comune di Sassari nel riconoscimento delle pari opportunità non solo per le donne ma anche delle persone omosessuali.
Modera il dibattito MASSIMO MELE (Movimento Omosessuale Sardo)

linguaggi omofobia

Redazione, 3 Giugno 2015