Lista Lubrano attacca Gabriella Esposito: “presidente inadeguata”

L’attuale situazione di stallo e di confusione politica che si è determinata nel consiglio comunale di Alghero ci induce a chiarire la nostra posizione come consiglieri eletti dal popolo della lista Lubrano. Non ci interessa sapere quali siano i nomi dei futuri assessori o cariche nelle partecipate, così come non ci è mai interessato in quanto mai abbiamo caldeggiato nostri nominativi. Abbiamo semplicemente dato fiducia totale alle scelte del nostro Sindaco come la maggioranza degli algheresi nel rispetto della democrazia e del programma purchè si lavorasse per la città in modo produttivo e concreto e per far questo abbiamo sempre considerato gli assessori in carica gli assessori di tutto il consiglio e di tutti gli algheresi.

Ancor meno adesso intendiamo entrare nel merito delle prossime scelte o indicazioni che verranno fatte per definire i nuovi assetti e i nuovi assessori, restiamo lealmente a diposizione della maggioranza ma solo per attuare quel programma, quei progetti e quelle dichiarazioni fatte alla città e per le quali i cittadini ci hanno concesso il loro voto e la loro fiducia, non possiamo però, sempre per trasparenza e coerenza con i cittadini, non stigmatizzare e sottolineare alcuni comportamenti che niente hanno a che fare con gli interessi della città.

Ancora una volta riscontriamo l’inadeguatezza del Presidente del Consiglio Comunale che in sede di conferenza capigruppo è convinta di avere un atteggiamento super partes sostenendo totalmente le richieste dell’opposizione non considerando quelle della maggioranza che l’ha proposta e, ahinoi, votata. Chiediamo scusa alla città. Ebbene si, anche noi della Lista Lubrano siamo pentiti per aver commesso un errore imperdonabile: abbiamo accettato, in una riunione del luglio 2012, la signora Gabriella Esposito come presidente del Consiglio non sapendo che mancasse di quel minimo di autorevolezza indispensabile per tenere un’assemblea importante come quella del Consiglio algherese, pentiti per non aver mai segnalato e protestato verso il suo operato oltre a non esserci mai sentiti tutelati dalla debolezza del presidente dimostrata nelle sedute consiliari all’insegna della confusione e della mancanza di regole certe che tutelassero l’immagine del consiglio almeno dai ripetuti insulti di ogni genere e nei confronti di chiunque.

Considerato che lo stipendio di una una carica istituzionale come la presidenza è certamente ottimo in proporzione al tempo trascorso nel proprio ufficio noi pentiti ci aspettavamo ben altro dall’impegno del presidente Esposito piuttosto che vederla protagonista “super partes” di una commovente conferenza stampa nella quale, sempre “super partes”, sfiduciava di fatto il Sindaco. Per non parlare del modo più che mai irrituale con cui convoca il Consiglio Comunale come “sessione straordinaria urgente” con ben 30 punti all’ordine del giorno.

Dopo 18 mesi non si possono subire ordini del giorno imposti dal Presidente che non riguardano gli interessi della città ma le beghe politiche che stanno bloccando la soluzione dei veri problemi quali Architettura, Agenzia delle entrate, Punteruolo rosso, Aimeri, Cantieri comunali, ERP, zone b1 e b2, etc. Insomma, denunciamo una situazione insostenibile, contestiamo il Consiglio Comunale che va a discutere una mozione firmata da 2 consiglieri 2, nonostante la vera urgenza delle scadenze importanti e inderogabili che invece, a causa dell’operato del Presidente, vengono messe in secondo piano rispetto ai problemi che attanagliano la città sostenendo testualmente che “non vuole nascondere un dibattito”.

La pretestuosità della discussione è sotto gli occhi di tutti così come, ci auguriamo, sia sotto gli occhi di tutti l’insofferenza, l’indifferenza e l’ostruzionismo di molti consiglieri nei confronti degli interessi immediati e improcrastinabili della città e dei nostri concittadini. Non abbiamo mai chiesto poltrone prima e siamo, fin da adesso, pronti a dimetterci a sostenere le eventuali dimissioni del sindaco ed il giudizio degli elettori. perchè la città non può più permettere ritardi, manfrine e tentennamenti. In mancanza di queste chiediamo al sindaco, dall’alto del suo comprovato amore verso la sua città, l’immediato azzeramento della giunta, la definizione in tempo reale dei nuovi assetti e una istantanea ripresa dei lavori che risolva le tantissime problematiche e criticità presenti nel tessuto sociale ed economico che sta devastando il nostro territorio.

10 Ottobre 2013