Lo denuncia per violenza e poi lo sposa per amore: “Meritavo le botte”
La vicenda riguarda una coppia della provincia di Ancona che, dopo la denuncia per violenza, si è ora sposata e si trova a dover affrontare un processo che non vuole più neanche la moglie.
Nel 2011 lo ha denunciato per violenza, nel 2012 lo ha sposato ed ora si trova a dover sostenere ad Ancona il processo in cui lei è la parte lesa. La strana storia inizia dunque più di due anni fa, quando la coppia di Fabriano sta trascorrendo la propria vacanza in un campeggio di Numana. Scoppia la lita, si arriva alle mani e lei chiama sua sorella per farsi portare a casa. Finisce che i due vanno nella stessa auto, diretti verso casa, mentre la sorella segue con la sua macchina. Ad un certo punto lui si ferma, scende dall’auto, apre lo sportello, prende la donna per i capelli e la schiaffeggia e la lascia a terra. Lei a quel punto decide di denunciarlo presso la stazione dei carabinieri.
Poi i due tornano ad essere fidanzati. Nell’estate del 2012 lei decide di ritirare la querela, ma non può perché bisogna procede d’ufficio. I due intanto si sposano e partono anche per il viaggio di nozze. Ora sono marito e moglie, hanno due figli, e, nolenti, si trovano l’una contro l’altro in tribunale. Lei ha assicurato in aula che ”ero io a farlo arrabbiare, quelle botte me le meritavo”. Insomma, precisa ancora la donna, “ce lo portavo io a queste condizioni. Arrivavamo alle mani perché ero io ad essere arrabbiata e lui non sapeva come fermarmi”. Ora sulla vicenda dovrà esprimersi il giudice monocratico Francesca Grassi.
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