Dopo lo strappo Udc-Bruno il Consiglio è rinviato

Oggi il bilancio consuntivo doveva approdare in Aula. Tutto rinviato al 18 agosto

E’ crisi vera per il centrosinistra ad Alghero. Dopo lo strappo dell’Udc, che ha annunciato di non voler concedere l’appoggio esterno, il presidente del Consiglio comunale ha revocato le sedute del consiglio comunale previste tra oggi e mercoledì. In particolare, la massima assemblea cittadina doveva esprimersi sul bilancio consuntivo. Intanto Mario Bruno prende tempo, non intende dimettersi.

“Cerco di riportare la discussione sulla città, sui contenuti, sui risultati, sulla politica, sulle tante azioni avviate e sulle tante opere importanti per la città che stiamo per accantierare – ha scritto questa mattina sulla propria pagina Facebook – La democrazia si sostanzia però coi numeri e non si amministra o governa mai a tutti i costi. Andrò in Aula il 18 agosto e verificherò i numeri. Poi agirò di conseguenza, sapendo che avrei altri venti giorni a disposizione. Certo, continuerò ad amministrare con lo stesso entusiasmo e la stessa determinazione fino all’ultimo secondo, che siano venti giorni o ancora due anni”.

Da più parti, però, si chiedono le dimissioni del primo cittadino. “Il Sindaco, anziché prendere atto dell’assenza di maggioranza politica e trarne le doverose conclusioni, preferisce annullare la convocazione del Consiglio comunale, infilare la testa sotto la sabbia e godersi da Sindaco i fuochi artificiali di ferragosto” dice il forzista Michele Pais. “Un comportamento penoso, pietoso, di una persona disperata che non vuole rassegnarsi all’idea di aver fallito. Un atteggiamento pavido e immaturo di chi, presuntuosamente, pensa di essere l’unico in grado di svolgere il ruolo di Sindaco”.

Anche il Partito Democratico chiede un passo indietro a Bruno e di ridare la parola agli elettori. Lo ha fatto il segretario cittadino Mario Salis con una nota diffusa ieri. Lo ribadisce quest’oggi Enrico Daga. “Chieda scusa anziché continuare a fare tattica. Non se ne può più” dice. Poi c’è chi come Monica Pulina (Gruppo Misto) e Roberto Ferrara (Movimento 5 Stelle) polemizza per la notizia riguardante la revoca delle sedute del consiglio comunale trapelata sulla stampa. “I consiglieri comunali scoprono che le sedute per l’approvazione del bilancio sono state revocatenon con apposita comunicazione ufficiale ma a mezzo stampa. Ancora una volta il ruolo del consigliere comunale viene mortificato, tutto ciò avvalla il modus operandi di una amministrazione catastrofica, giunta oramai al culmine” dice la Pulina. Rincara la dose Ferrara: “Sarà tutto legittimo? Di fatto, prima hanno deciso le date in totale autonomia, fregandosene altamente della conferenza dei capigruppo, poi il dietrofront senza alcuna motivazione dichiarata. A un mese e mezzo dall’ultimo Consiglio comunale, dopo i piagnistei di un Sindaco che ha depauperato e vaporizzato la sua maggioranza, dopo che la programmazione della città ferma al punto zero, adesso è tutto rinviato al 18 agosto. Data decisa dal Sindaco che, con il suo modo di agire, umilia il Consiglio tutto e in primis il suo Presidente Matteo Tedde” chiude l’esponente pentastellato.

31 Luglio 2017