L’opposizione chiede la convocazione urgente del Consiglio
I consiglieri di opposizione, in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Alghero, al Sindaco e al Prefetto di Sassari, richiedono la convocazione urgente del Consiglio per discutere della crisi politica cittadina
Proseguono a rilento le attività del consiglio comunale di Alghero e i consiglieri di opposizione Enrico Daga, Roberto Ferrara, Alessandro Loi, Donatella Marino, Linda Oggiano, Michele Pais, Emiliano Piras, Maurizio Pirisi, Graziano Porcu, Monica Pulina e Maria Grazia Salaris, in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Alghero, al Sindaco e al Prefetto di Sassari, richiedono la convocazione urgente del Consiglio, appositamente dedicato, per discutere della crisi politica cittadina.
«La grave crisi politica che ha investito la maggioranza che sostiene il sindaco Mario Bruno, per il venir meno del sostegno dei gruppi politici UDC e UPC, sta causando una illegittima e dannosa paralisi dei lavori del Consiglio comunale. Ciò rappresenta un pericoloso vulnus per la democrazia rappresentativa che trova la massima espressione proprio nella celebrazione dei Consigli comunali che costituiscono l’Organo più importante in seno ad un Comune per le attribuzioni e funzioni ad esso riservate dalla legge. Che il Presidente del Consiglio, abdicando alla sua funzione di garante dell’Aula e delle prerogative dei Consiglieri che dovrebbe tutelare ma dimostrando di essere asservito ai voleri e agli ordini del Sindaco, che gli detta tempi e modalità di gestione del Consiglio, evita di convocare le sedute del medesimo, nonostante i numerosissimi punti iscritti all’Ordine del Giorno soprattutto su proposizione della opposizione, protocollati molto tempo addietro, perché venissero discussi in Consiglio comunale, con carattere di urgenza. Che ciò costituisce un pessimo esempio di conduzione delle Istituzioni democratiche da parte del Sindaco e dello stesso Presidente del Consiglio, tutto proteso a annullare ed impedire il regolare svolgimento del dibattito democratico nelle sedi a ciò deputate. Tale situazione evidenzia una condizione di totale decozione di una Amministrazione e di una maggioranza non più in grado di svolgere il proprio ruolo tanto da utilizzare stratagemmi ed abusi per sottrarsi alla verifica della propria consistenza in Aula consiliare. Tutto ciò però non può impedire il normale svolgimento del Consiglio comunale e la mortificazione del munus publicum riconosciuto come diritto e dovere in capo a ciascun Consigliere comunale, e a quelli di opposizione, in particolare, le cui guarentigie democratiche tendono ad assicurare e tutelare. Pertanto è indispensabile la verifica del permanere della maggioranza a sostegno della amministrazione Bruno con relativa dichiarazione in tal senso da parte di ogni gruppo politico presente in Consiglio, ivi compreso quello misto, in modo da rendere trasparente e chiara la posizione di ciascun Consigliere comunale. Altresì è indispensabile che il Presidente del Consiglio tuteli l’organo da lui presieduto garantendone regolarità di convocazione e funzionamento, evitando l’attuale appiattimento ai diktat del Sindaco che lo ha reso sino ad oggi supino ad ogni suo volere»