L’opposizione vera dà fastidio
A leggere la risposta del Presidente del Consiglio comunale di Alghero (è bene sottolinearlo a scanso di equivoci che potrebbero essere ingenerati dal tono aulico della lettera) quello che stupisce è l’offensività (anche nell’uso dei termini tipo “…qualche ben noto…”, più consoni nel riferirsi e all’individuazione di loschi personaggi) la violenza, al limite della minaccia e dell’intimidazione, che la caratterizza e che denota una mancanza di serenità di fronte ad una legittima richiesta di chiarimenti avanzata dal sottoscritto che invito tutti a rileggere; probabilmente nella stessa vi si troverà un denuncia netta di un fatto che ritengo grave e magari qualche espressione ironica. Mai offese, minacce ed intimidazioni di cui è ben farcita la risposta, questa si stizzita e “fegatosa”, del Presidente del Consiglio comunale di Alghero.
La verità è che da enormemente fastidio che si faccia opposizione vera denunciando, a volte a gran voce e a muso duro, i fatti che non vanno. Si preferirebbe un’opposizione accomodante o soporifera che non disturbi il manovratore. Mi dispiace ma in democrazia non funziona così! Ogni volta in cui ci sarà necessità di denunciare fatti anomali lo farò sempre e comunque nell’interesse dei cittadini e del ruolo di opposizione che mi è stato affidato.
Ritornando alla risposta della Presidente del Consiglio comunale di Alghero, tralasciando l’aspetto offensivo che lascio giudicare a chi legge, la stessa mi è apparsa più come “ginnastica dialettica” con tanto di sfoggio di termini forbiti e retoricismi nonché di utilizzo della terza persona singolare impersonale (“…Questa Presidenza…”), che volontà di rispondere ad un quesito chiaro, dando conto delle motivazioni dell’incontestabile ritardo di pubblicazione della delibera, che tutt’oggi rimangono sconosciute!
Addirittura la Presidente arriva a negare la stessa esistenza del ritardo di pubblicazione avventurandosi in stucchevoli quanto imprecise lezioni giuridiche e nell’elaborazione di un nuovo metodo di computo dei termini di pubblicazione delle delibere “…al netto delle festività…”, finora sconosciuto al mondo giuridico amministrativo! Magari in un’altra occasione impareremo che esiste il computo dei termini “al netto della pausa pranzo o delle ore di sonno”.