Lotta al Coronavirus, controlli sull’utilizzo delle mascherine a Sassari
Fine settimana di controlli nei locali della città di Sassari, dove la Polizia Municipale ha sanzionato due locali. Intanto il Sindaco Campus ha firmato una nuova ordinanza che proroga quanto disposto dal precedente, reintroduce alcune delle prescrizioni previste nei mesi scorsi e ne aggiunge delle nuove.
È stato un fine settimana di controlli sul corretto uso della mascherina quello degli agenti della Polizia locale di Sassari. Le attività si sono concentrate soprattutto al centro, nelle aree dove persone di tutte le età, e soprattutto i giovani, si incontrano. Sabato sera sono stati sanzionati due locali: in uno c’erano due tavoli con dieci e otto persone e nel secondo la tavolata era di quindici persone. In tutti e tre non era rispettato il distanziamento interpersonale, in particolare quello tra le sedute, necessario per contrastare il coronavirus. I clienti erano molto vicini, e non indossavano la mascherina, nonostante in quel momento non stessero né mangiando né bevendo.
I due esercizi ora rischiano, oltre alla sanzione pecuniaria, anche la misura accessoria della chiusura fino a 30 giorni, che può essere disposta sia dalla Prefettura sia da sindaco. I controlli si sono svolti anche in piazza d’Italia dove, durante il grande spettacolo che si è tenuto sabato sera, tutti hanno indossato correttamente la mascherina, anche chi si limitava a passare o ad ascoltare e assistere dalle zone vicine.
Capillare è stata anche l’azione di sensibilizzazione, soprattutto tra i giovanissimi. Gli agenti della Polizia locale durante tutto il fine settimana, tra venerdì e domenica, si sono fermati a parlare con i gruppi di ragazzi, spesso minorenni, per spiegare l’importanza dell’uso corretto della mascherina. Uno strumento fondamentale per proteggere se stessi e chi si ama, ricordando che il virus viaggia attraverso le persone, che è contagioso anche quando non si sa di averlo contratto e che tramite noi, oltre a trasmetterlo agli amici, si porta nelle abitazioni, dove ci sono anche persone che potrebbero avere un sistema immunitario debole o compromesso. In generale la Polizia locale ha potuto registrare, nei controlli a campione svolti tra la popolazione, un uso diffuso della mascherina e una consapevolezza dell’importanza di questo dispositivo per abbattere i contagi. Le attività proseguiranno anche durante la settimana, nei luoghi di aggregazione e in tutto il territorio, dove è più facile che si creino assembramenti.
Intanto il Sindaco Campus, visto l’incremento di casi positivi sul territorio, ha firmato una nuova ordinanza in contrasto al diffondersi del virus Covid-19. Il nuovo documento proroga quanto disposto dal precedente, reintroduce alcune delle prescrizioni previste nei mesi scorsi e ne aggiunge delle nuove. Confermato l’obbligo sull’intero territorio comunale di utilizzo delle mascherine quali protezione delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici come piazze, slarghi, vie e parchi. “Nei locali adibiti alla ristorazione, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, come pure all’interno di circoli privati per eventi con ristorazione anche solo occasionale, – si legge nell’ordinanza – gli esercenti dovranno annotare in un registro il nominativo e il numero di cellulare di ogni cliente, sia di coloro che hanno prenotato che dei clienti occasionali. I suddetti elenchi dovranno essere tenuti a disposizione degli organi di vigilanza per quattordici giorni”.
“I tavoli – si legge ancora – dovranno essere allestiti in modo tale da assicurare costantemente il distanziamento non inferiore a un metro tra i clienti, a eccezione di persone abitualmente conviventi. Negli altri locali, adibiti prevalentemente alla somministrazione di bevande, quali bar, pub e, inoltre, nelle pasticcerie, nelle gelaterie e nelle rosticcerie, sia per quanto riguarda i clienti seduti ai tavoli, all’interno come all’esterno del locale, che per quelli che stazionano in piedi in prossimità di tavoli o dei banconi di mescita, deve essere rispettata la distanza interpersonale di almeno un metro, ad eccezione di persone abitualmente conviventi”.
E ancora: “In tutti i pubblici esercizi, in analogia a quanto disposto per gli istituti scolastici, in tutte le occasioni in cui, per il numero di presenze, si determini il rischio concreto per i clienti di poter avere contatti più ristretti a meno di un metro di distanza interpersonale, anche i clienti che fruiscono del servizio ai tavoli, posti sia all’interno che all’esterno, o dei banconi di mescita, dovranno indossare le mascherine protettive ad eccezione del momento in cui consumano alimenti e le bevande. Tali disposizioni hanno valore anche all’interno di circoli privati in cui si effettui attività di somministrazione per i soci”.