Low cost, artigiani fanno appello a “unità del territorio”
Sulla vertenza low cost interviene anche Angelo Angius, presidente provinciale CNA
Sugli organi d’informazione sta andando in scena uno scontro verbale tra l’Assessore Regionale ai Trasporti ed i sindaci di Sassari ed Alghero. Va dato atto ai due primi cittadini dell’impegno profuso alla ricerca di una soluzione, anche se con un certo ritardo, della vicenda Ryanair e comunque attualmente non si intravedono soggetti in grado di sostituirsi al vettore Irlandese. Agli artigiani ed a tutto il sistema delle imprese poco interessa sapere chi, tra i contendenti, ha torto oppure ragione, ma piuttosto capire quale ricetta vada prescritta onde evitare che l’aeroporto di Alghero diventi un malato “terminale”.
Così come non ci interessa il nome del vettore aereo ma, piuttosto, i numeri e i ritorni economici che questi produce. I voli low cost hanno introdotto una nuova cultura del trasporto aereo in Sardegna, facendo crescere in maniera significativa il settore del turismo e tutto ciò che ruota intorno come indotto. L’incertezza che si registra oggi intorno alla struttura aeroportuale del Nord Sardegna rischia di pregiudicare quanto di buono si è fatto negli anni.
Da alcune stime attendibili, per ogni passeggero in transito all’aeroporto di Alghero corrisponde un gettito economico medio di 250 Euro, se consideriamo che i voli a “basso costo” hanno trasportato, mediamente in un anno, oltre un milione di passeggeri e il calcolo per il danno economico del territorio è presto fatto. L’aeroporto “Riviera del Corallo” è un patrimonio e una risorsa di dimensione territoriale, ecco perché il suo ridimensionamento preoccupa fortemente l’intero tessuto produttivo della Sardegna Nord Occidentale, che ha sempre visto quella importantissima infrastruttura come volano economico per la crescita del sistema delle imprese di un’intera provincia ed oltre.
Questa area geografica sta perdendo pezzi di economia e sovranità ogni giorno che passa: crollo verticale della realtà industriale di Porto Torres; la riforma degli enti locali, che concentra poteri e risorse nella città metropolitana di Cagliari; scompare l’autorità portuale del Nord Sardegna, con il porto Turritano in eterna agonia; depotenziamento dei distretti sanitari; la corte d’appello rischia di scomparire; il Parco dell’Asinara che non decolla; ed oggi anche il drastico crollo dei traffici aerei dell’aeroporto di Alghero.
Ecco perché la CNA Provinciale di Sassari ritiene urgente la messa in campo di una azione sinergica a tutela delle popolazioni dell’Area Vasta del Sassarese. A tal fine fa appello a tutte le istituzioni che fanno capo alla Rete Metropolitana di Sassari, affinché convochino quanto prima gli “stati generali” di tutte le rappresentanze dei portatori di interesse di soggetti pubblici e privati, le organizzazioni sindacali, l’Università e la Camera di Commercio, al fine di mettere a punto una prospettiva condivisa di sviluppo ed una piattaforma di rivendicazioni che servano ad evitare “la retrocessione” di tutto un territorio.
Solo con una forte unità territoriale possiamo essere credibili ed avere la giusta forza per rappresentare al meglio gli interessi della nostra gente, per quanto ci riguarda, delle nostre imprese.
Il Presidente provinciale
Angelo Angius