Low cost, sindaci e imprenditori pronti a chiedere i danni

Sindaci, sistema delle imprese e sindacale si sono riuniti per discutere sul delicato tema dell'aeroporto di Alghero, in attesa che la regione sblocchi gli incentivi per il sostegno ai collegamenti low cost. Tutti pronti a chiede i danni causati dal blocco ingiustificato dei voli e lo stop alla privatizzazione forzata della Sogeaal in assenza di un piano regionale dei trasporti e di un piano industriale societario pubblico e condiviso.

Pronti a chiede il risarcimento dei danni diretti derivanti dal crollo dei passeggeri sullo scalo di Alghero a causa del blocco ingiustificato di quattordici rotte estive e stop alla privatizzazione forzata della Sogeaal, in assenza di un piano regionale dei trasporti e di un piano industriale societario pubblico e condiviso. Sono le due forti linee d’intervento decise all’unanimità dal tavolo permanente di sindaci, mondo imprenditoriale, sindacale e dei lavoratori riunitosi oggi ad Alghero. Richieste che si sommano a quella di un immediato riavvio degli incentivi al trasporto low cost, in linea con quanto sancito dalla normativa comunitaria.

“E’ compito di una Regione garantire lo sviluppo economico, si è perso fin troppo tempo, stiamo giocando con gli interessi del territorio, bisogna invece fare tutti fino in fondo la propria parte senza colori politici e tentennamenti” ha rimarcato il sindaco di Alghero chiedendo all’assessorato regionale di prevedere un sistema di incentivi immediato per evitare la chiusura della base Ryanair dal 1 novembre.

Per la Uil, Cgil, Ugl Tasporti, Confagricoltura e CIA bisogna rimettere con urgenza in marcia la macchina, ci sono regole certe e chiare che bisogna solo applicare con immediatezza. Invocano massima prudenza sulle procedure di privatizzazione sindacati e sistema delle imprese. Secondo Stefano Visconti (Federalberghi) la partecipazione pubblica in quota di maggioranza ha salvato la Sogeaal in sede comunitaria, ragion per cui ogni decisione sull’ingresso di capitali privati, soprattutto in questa fase, va valutato con estrema attenzione. I vertici territoriali di Confindustria e Confartigianato, Roberto Chironi e Mario Piras, nel sottolineare la compattezza del movimento di sindaci, imprese e lavoratori precisano come ci sia orami da salvare un pezzo importante di economia della Sardegna. Se non si è all’altezza del compito – precisano – è bene lasciare.

1 Agosto 2016