L’Udc “schiaffeggia” Bruno: «atteggiamento dispotico»
Nella riunione tenutasi sabato 14 novembre, alla presenza dei dirigenti, consiglieri ed ex assessori dell'Unione di Centro, sono state spiegate le ragioni che hanno comportato l’abbandono delle deleghe assessoriali.
A seguito delle azioni intraprese dalla direzione cittadina dell’Udc, che hanno comportato il ritiro della propria delegazione in giunta per fatti ed atteggiamenti assunti dal primo cittadino e definiti «gravissimi», è stata convocata l’Assemblea degli iscritti (LEGGI). Nella riunione, tenutasi sabato 14 novembre, alla presenza dei dirigenti, consiglieri ed ex assessori, sono state spiegate le ragioni che hanno comportato l’abbandono delle deleghe assessoriali.
«Le motivazioni addotte sono state indicate nel metodo posto in essere da Bruno che, – scrivono i rappresentanti del gruppo consiliare Udc in una nota – in piena e solitaria autonomia, ha ritenuto opportuno non informare il secondo partito di governo su alcuni importantissimi provvedimenti alcuni riguardanti aspetti rilevanti dell’economia ed altri la indispensabile coesione sociale con vaste porzioni della nostra società».
«Esempi eclatanti: il mancato confronto con gli operatori del settore turistico per l’aumento della tassa di soggiorno; la mancata informazione sull’acquisto del terreno in località Palmavera, in una sorta di trattativa privata, che mal si concilia con le procedure previste per legge; la mancata, necessaria ed urgente convocazione del Consiglio Comunale per assumere determinazioni in merito all’Area Vasta, segnatamente all’inserimento della Provincia di Sassari nell’interno di quest‘ultima; non da ultimo l’ottusa posizione assunta nei confronti delle Borgate, che ha spinto i rispettivi comitati a farsi promotori della richiesta di istituzione di un nuovo comune, e ciò in difetto di ascolto delle istanze legittime formulate dai medesimi in ordine alle richieste di erogazione di servizi primari, ed alle seginenze di ascolto di quella porzione importantissima e strategica del nostro territorio».
«Tutto ciò – si legge – a discapito dell’unità della collettività algherese e della integrità storica e culturale del suo territorio. Infine non può più sottacersi un certo atteggiamento dispotico assunto dal Sindaco nei confronti dei rappresentanti del partito sia in Giunta sia in Consiglio, culminato in dispregio ai tanto decantati principi di trasparenza e partecipazione peraltro rimasti tali sulla carta in azioni politicamente, oltre che sul piano dei rapporti personali, scorrette e finalizzate a far diminuire il peso politico dell‘Udc in seno al Consiglio Comunale».
«Alla luce dei sopradetti fatti,» – concludono i rappresentanti scudocrociati – «l’Assemblea ha confermato all’unanimità le azioni intraprese dalla direzione cittadina dell’Udc, dando ampio mandato alla stessa affinché riprenda piena autonomia e libertà di voto, in seno al Consiglio Comunale, sugli argomenti proposti, valutando, volta per volta, la bontà dell’operato amministrativo, avendo come unico obiettivo il bene della città».