L’urlo dei sardi emigrati: “Ci stanno isolando”
L'amministratrice del gruppo FB "Don't leave us Ryanair" esprime il malcontento e critica la Regione
Hanno già fatto sentire la loro voce, creando anche una pagina che si chiama “Don’t leave us Ryanair” nella quale hanno anche pubblicato alcune foto per esternare il loro malcontento. Chiedono che il legame con la compagnia irlandese non si spezzi definitivamente e tornano a farlo anche oggi, a pochi giorni di distanza dal 15 giugno, data entro la quale Ryanair chiede un intervento del Governo sulle tasse aeroportuali. In caso contrario, le due basi di Alghero e Pescara potrebbero essere chiuse dal 1° novembre.
“La Regione, come abbiamo visto, oggi ha scoperto il vaso di pandora sui loro misfatti portati avanti da ottobre 2015, e noi dall’estero siamo disgustati dell’incompetenza di assessori, sindaci e Regione” scrive Daniela Pedes, amministratrice della pagina Don’t leave us Ryanair. “Ci stanno isolando, ci negano il diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione italiana, ci negano il diritto di essere cittadini sardi e il diritto di ritornare nella nostra Patria, ci negano il diritto alla scelta su quale compagnia aerea poter viaggiare, ci costringono a subire ore estenuanti di viaggio tra i vari scali d’Europa e italiani, ci sgozzano dalle tariffe che propongono che sono alle stelle. Dov’e finita la democrazia? Dov’e finito il diritto dell’individuo?” si chiede.
“Soffriamo ogni giorno della nostra per la lontananza dai nostri familiari, amici e terra, siamo stati costretti a partire perchè l’isola non offriva nessuna opportunità di lavoro e adesso dobbiamo anche soffrire per ritornare a casa nostra? E’ una vergogna, la Regione ha sbeffeggiato tutti noi e i residenti in Sardegna”.