Malato di Aids non lo dice alla compagna: “Non volevo perderti”

Rinviato a giudizio un uomo di 57 anni responsabile di aver taciuto alla sua compagna, per bene sette anni di relazione, di essere affetto da Aids, infettandola. "Non volevo perderti", la sua giustificazione.

Ha dell’incredibile la storia riportata dal Corriere della Sera. Un uomo di 57 anni ha taciuto per anni alla compagna di essere affetto dall’Aids, avendo con lei rapporti non protetti e trasmettendogli così la malattia. Eppure le diceva di continuo di amarla. Ma le bugie, specie quando sono così grandi, si sa, hanno le gambe corte e primo poi bisogna fare i conti con la verità e le proprie menzogne. Tutto ha inizio quando i due iniziano a frequentarsi nel 2002, l’anno prima l’uomo aveva scoperto di essere malato. Poi nel 2003 la decisione di andare a convivere e tutto, tra i normali alti e bassi di una coppia, sembra procedere  per il meglio fino al 2008. In questa data l’uomo viene ricoverato in ospedale, così la verità viene alla luce: la donna legge casualmente la cartella clinica del compagno e scopre la sua malattia.

Se l’uomo in un primo momento nega poi, quando non è più possibile, ammette le sue colpe e le dice ‘avevo paura di perderti’. Ora per colpa delle paure e dell’egoismo di quello che è stato il suo compagno di vita per sette anni, una donna sta affrontando il dramma della malattia e il calvario delle cure: subito dopo aver scoperto la verità ha effettuato delle analisi scoprendo di essere anch’essa sieropositiva. Ora l’uomo è stato rinviato a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare con l’accusa di lesioni gravissime. Dall’indagine è emerso poi un altro particolare inquietante: la famiglia di lui sapeva della malattia, eppure non ha mai pensato di metterla in guardia.

Nella foto: immagine d’archivio

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Va.Re, 10 Febbraio 2015