“Maria Pia, mettere a dimora 40mila alberi”
Le associazioni ambientaliste Gruppo Intervento Giuridico, Italia Nostra, Lipu e Wwf, intervengono sottolineano ancora una volta l’importanza degli alberi specie nei contesti urbanizzati e la conseguente promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani nell’ottica del miglioramento ambientale e della sensibilizzazione della cittadinanza.
“Uno degli elementi decisivi per migliorare la qualità della vita in città è rappresentato dal verde urbano e peri-urbano inteso come l’insieme delle componenti biologiche che concorrono a determinare l’impronta funzionale e paesaggistica di un centro abitato in equilibrio ecologico col territorio, esso è un vero e proprio sistema complesso, formato da un insieme di superfici e di strutture vegetali eterogenee, in grado di configurarsi come un bene di interesse collettivo e come una risorsa multifunzionale per la città e per i suoi abitanti. In questa direzione si muovono le politiche ambientali e di sviluppo sostenibile promosse a livello internazionale e nazionale”. Le associazioni ambientaliste Gruppo Intervento Giuridico, Italia Nostra, Lipu e Wwf, da anni, sottolineano l’importanza degli alberi specie nei contesti urbanizzati e la conseguente promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani nell’ottica del miglioramento ambientale e della sensibilizzazione della cittadinanza.
“Il verde pubblico se adeguatamente pianificato, progettato e gestito, – scrivono in una nota i rappresentanti di Wwf , Italia Nostra, GrIG e Lipu – può svolgere molte funzioni e produrre importanti benefici per l’ambiente e per la società determinando i cosiddetti servizi ecosistemici. La vegetazione garantisce effetti positivi sul clima locale, sulla qualità dell’aria, sui livelli di rumore, sulla stabilità del suolo e l’assorbimento di Co2 grazie all’attività fotosintetica e alla capacità di fissare carbonio nei propri tessuti e di assorbire le sostanze gassose altamente concentrate in ambiente cittadino”.
“Una “città verde”, oltre ad apparire esteticamente più apprezzabile anche a livello turistico, è in grado di incontrare i fabbisogni di ricreazione, relazione sociale, crescita culturale e di salute dei propri abitanti. Tali funzioni, anche nella logica del distanziamento sociale della fase post-covid, richiedono per Alghero l’ampliamento delle attuali aree verdi a Maria Pia e in altre aree urbane e periurbane – con la messa a dimora di 40 mila alberi quale risarcimento per l’esigua disponibilità di verde pubblico pro-capite. Infatti un recente studio calcola in 57.800 mq – l’esigua quantità del verde pubblico di Alghero comprendendo 11 aree: dai Giardini Manno (14 mila mq) sino a Piazza Maria Carta (700 mq). Ipotizzando una popolazione estiva di 80 mila persone si ricava che ogni abitante di Alghero ha a disposizione mq 0,7; mentre in inverno – con 40 mila abitanti – la superficie è 1,4 mq per abitante. L’esiguità di tale disponibilità si evince rapportandola alla media nazionale che è di 31,5 mq pro capite”.
Le associazioni ambientaliste Gruppo Intervento Giuridico, Italia Nostra, Lipu e Wwf ritengono che Alghero possa diventare una città sostenibile e “verde” nell’era post-covid, iniziando a compensare questo divario attraverso l’opera di piantumazione di Maria Pia e di altre aree urbane e periurbane con appropriate essenze. “Spazi di verde pubblico vitali e alternativi a ulteriori metri cubi di cemento e a campi da golf. Si auspica un PUC che indichi prioritarie e chiare strategie di compensazione e ampliamento delle aree verdi della città di Alghero”.