Marino (Udc), pronte le dimissioni da consigliere
Uno dei due membri del gruppo scudocrociato conferma di aver già preparato la lettera di dimissioni
Uno dei due membri del gruppo scudocrociato conferma di aver già preparato la lettera di dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Donatella Marino, dipendete pubblico, grazie alle sue 89 preferenze accede per la prima volta nell’assise di via Columbano nel luglio del 2015, in sostituzione di Alberto Bamonti, appena nominato assessore all’Edilizia Privata (LEGGI). In realtà questi dieci mesi per la Marino, per il gruppo consiliare e per tutto il partito algherese dell’Unione di Centro non sono stati semplici. Prima il duro strappo con la maggioranza e con il primo cittadino che hanno fortemente contribuito a far eleggere (LEGGI). Poi una lunghissima ed estenuante trattativa durante la quale i tre consiglieri dell’UDC si sono accomodati tra i banchi dell’opposizione (LEGGI). E, infine, il ritrovato accordo con il sindaco Bruno che porta in dote al partito di Oppi due assessori e il vicesindaco (LEGGI), ma che vede il gruppo consiliare perdere un pezzo, Monica Pulina sceglie, infatti, di restare all’opposizione.
Oggi, dopo neanche un anno di esperienza nell’assemblea cittadina, Donatella Marino, decide di dimettersi. Le motivazioni sono personali e non politiche ed è lei stessa a confermarlo “Nessun problema politico con il dott. Usai e con il sindaco Bruno” dice “ma solo questioni lavorative”. Dalla pubblicazione della legge regionale del 4 febbraio del 2016, n°2, legge di riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna, i consiglieri comunali, dipendenti, pubblici e privati, hanno il diritto di assentarsi dal servizio per il tempo strettamente necessario per la partecipazione a ciascuna seduta. Questo cambiamento nella normativa, dunque, non permette più ai consiglieri che ne facciamo richiesta di avere il permesso per tutta la giornata. E per la consigliera si tratta di un impedimento serio, “non ho proprio il tempo materiale per preparare bene sia la mia attività che il lavoro in comune” afferma “le cose le faccio bene, non alzo solo la mano”.
Sicuramente non è il momento più semplice per la sostituzione soprattutto perché il consiglio comunale è convocato per giovedì 18, in seduta ordinaria, per affrontare il documento più importante dell’anno, il bilancio e fino ad allora non è prevista nessuna surroga. Non solo, vista la guerra fredda in atto con l’Unione Popolare Cristiana, i numeri in aula per la maggioranza non sono per nulla certi. Conscia delle mai superate difficoltà numeriche la dimissionaria conclude “Non voglio creare nessun problema al mio partito, per questo mi confronterò con il segretario generale dott. Canessa e troveremo una soluzione”.