Bruno nel mirino dell’Udc: «la città è stanca degli hashtag»
Gli esponenti dell'Unione di Centro invitano il primo cittadino a farsi da parte: «per consentire l’arrivo subitaneo di un commissario con il compito di adempiere a tutte le attività amministrative necessarie».
«Piena solidarietà ai lavoratori del servizio scuolabus rimasti senza lavoro. È auspicio di tutti una conclusione positiva della vicenda, che possa riportare ad un clima più sereno tra le parti. Ad ogni modo, il saldo negativo dell’occupazione ad Alghero permane negativo. Il sindaco non ci metta pure del suo, ci mancava anche la percentuale di responsabilità da addebitare ad una guida indebolita che ha smarrito autorevolezza e non dispone più della forza necessaria neanche a limitare i danni. Non è certamente l’uso indebito dei numeri sui nuovi assunti in Comune composto per larga parte da ingressi da mobilità e da unità non residenti ad Alghero, a far avanzare qualche seppur timida considerazione sulla crescita occupazionale. Non basta il circo, il luna park, il sindaco deve affrontare la realtà. Ci sono voragini aperte che andrebbero gestite con una giunta forte e una maggioranza consiliare coesa. Non dispone né di una né dell’altra» – Così in una nota Alessandro Loi, Donatella Marino, Raffaele Salvatore e Nina Ansini, rappresentanti del Gruppo Udc Alghero.
«La democrazia – continuano gli esponenti scudocrociati – non può essere violata con tale sfrontatezza, il sindaco è delegittimato a seguito dell’uscita dalla maggioranza dell’Upc e dell’Udc, forze politiche che hanno consentito di vincere le elezioni del 2014. Chiunque ne avrebbe preso atto con coscienza, nel rispetto dei cittadini verso i quali non ci si può più rivolgere attribuendo la responsabilità di questo interminabile stallo alle forze politiche di opposizione. Il sindaco non può continuare a governare senza la legittimazione degli elettori che ne hanno determinato la maggioranza numerica in consiglio comunale. Di questo rinnovato costante appello al Partito Democratico, che sfiora l’elemosina, la città ne è stata immersa fino a perdere i sensi».
«Dopo l’approvazione del consuntivo, ad oggi, abbiamo assistito solo ad attese e annunci di eventi, meline e tatticismi che tutto hanno per obbiettivo tranne che il bene della città. La realtà, intanto, è più forte della comunicazione. La città ha bisogno di risposte serie, è stanca degli hashtag. La frantumazione della vecchia maggioranza che ha retto le sorti del comune di Alghero negli ultimi tre anni ha infatti una sola causa: l’incapacità del primo cittadino e del suo ristretto gruppo di intimi collaboratori di affrontare alcuni nodi decisivi della vita dei cittadini. Nodi che si sarebbero potuti benissimo sbrogliare se solo si fosse dato ascolto alle richieste che sollecitamente il gruppo Udc ha sempre posto al tavolo della discussione, con proposte chiare e soluzioni ai problemi. Proposte sistematicamente ignorate. Prima di pensare a salvare il suo scranno, il sindaco deve pensare che, non essendoci più alcuna possibilità di fare affidamento su una maggioranza solida e qualificata, è del tutto inutile insistere su qualcosa di impossibile».
«Chiediamo un sussulto di dignità, quindi farsi da parte per consentire l’arrivo subitaneo di un commissario con il compito di adempiere a tutte le attività amministrative necessarie. Rinnoviamo l’appello al sindaco per un gesto di riconquistata onestà intellettuale: la smetta di tirare a campare e consenta agli algheresi di inaugurare una stagione politica davvero nuova. Alghero è in grado di esprimere energie largamente sufficienti ad offrire una alternativa di governo e dimenticare quanto prima l’esperienza Bruno» – concludono.