Mario Bruno su privatizzazione Aeroporto: si cambi rotta

Bruno: Provvedimenti lampo di Cappellacci da cancellare. L'Aeroporto di Alghero ha bisogno di un riassetto lontano dalla privatizzazione voluta da Cappellacci

La pubblicazione con quasi un mese di ritardo della delibera 5/25 dello scorso 11 febbraio, con la quale il Presidente-assessore dei trasporti Cappellacci avviava, a pochi giorni dal voto, la privatizzazione della Sogeaal, conferma i timori che avevo immediatamente manifestato. Se non è in discussione la strategia di dismissione parziale delle quote della Regione in favore dei privati, sulla quale tutti concordiamo, permangono e si rafforzano le preoccupazioni sulle modalità attivate dalla Giunta di centrodestra. Credo che la Giunta Pigliaru, una volta insediata, dovrà vagliare attentamente queste delibere last-minute di Cappellacci, e magari annullarle, a cominciare proprio da quella relativa alla privatizzazione della società di gestione dell’aeroporto di Alghero. Sorprende intanto il fatto che la Regione abbia deciso di disfarsi della propria quota societaria, dopo aver acquisito negli anni il controllo totale dello scalo accollandosi le quote degli enti locali (Comune e Provincia) e di fatto espropriando il territorio dalle scelte strategiche; alla Regione rimarrebbe un simbolico 0,20%, mentre la SFIRS manterrebbe l’attuale partecipazione societaria del 19,80%. La mano pubblica (e quindi la comunità utente dei servizi, quella stessa che ha consentito negli anni le ripetute ricapitalizzazioni) si collocherebbe, pertanto, in posizione residuale rispetto ai privati che acquisirebbero l’80% della società. La SFIRS, futuro socio di minoranza, a cui la delibera Cappellacci affida niente meno che il ruolo di advisor, deve essere immediatamente invitata a sospendere qualsiasi iniziativa fino ad una approfondita conoscenza della situazione societaria e ad una analisi delle opportunità e degli obiettivi che il nuovo governo regionale, in accordo con gli enti locali territoriali, sarà chiamato a darsi. Se infatti è vero che la legge 10 del 2010 prevedeva la parziale privatizzazione della SOGEAAL, è altrettanto vero che dovevano realizzarsi i presupposti del pareggio di bilancio insieme al raggiungimento degli obiettivi del piano di riassetto organizzativo della società di gestione. E’ chiaro che non può bastare l’equilibrio di bilancio nel primo quadriennio di operatività della gestione totale dello scalo (come afferma la norma, al fine di non perdere la gestione quarantennale), ma la stabilità di un bilancio sano, soprattutto se – come afferma la stessa delibera – il risultato del 2011 sia stato comunque fortemente influenzato da sopravvenienze attive, mentre restano fortemente critici i bilanci successivi. Cappellacci non ha agito in favore del nostro aeroporto nei suoi cinque anni alla guida della Regione, lasci al suo successore e ad una giunta autorevole e competente la decisione sul futuro dello scalo.

Mario Bruno, 7 Marzo 2014