Mario Bruno sul futuro dei lavoratori delle società In house

«Il riordino degli enti locali dopo l’abolizione delle Province non sembra più tra le priorità della Regione e i lavoratori delle società in house provinciali e comunali permangono nell’incertezza sul loro destino»: lo denuncia il consigliere regionale del Partito democratico Mario Bruno commentando la ripresa della mobilitazione da parte dei sindacati. «La riforma degli enti locali ha prodotto per ora solo quattro commissariamenti ad oltranza, in attesa di una riforma definitiva che non arriva. – Osserva Bruno – Come ho già denunciato in precedenti interrogazioni senza risposta, è in gioco il posto di lavoro di migliaia di dipendenti delle società in house legate a Province e Comuni, che andranno sciolte entro la fine dell’anno».
Dice ancora l’esponente Pd: «Oltre al posto di lavoro dei tanti dipendenti ora in cassa integrazione, nulla si sa riguardo alla continuità dei servizi offerti quotidianamente alla comunità: dalla pulizia delle scuole alla manutenzione dell’arredo urbano e delle aree cimiteriali, all’attività di controllo e lotta contro gli insetti nocivi e i parassiti dell’uomo, degli animali e delle piante». «Nelle prossime settimane, durante la discussione della Finanziaria che la Giunta ha appena licenziato, Regione e Consiglio garantiscano un futuro certo a questi lavoratori».

7 Novembre 2013