Matherland, stagione a rischio

L'Ufficio Demanio e patrimonio dell'Assessorato regionale degli Enti locali ha deciso di non rinnovare la concessione al parco Matherland, preferendo la “gara al rialzo”. Le parole di Antonio Moro, presidente nazionale del Psd'Az

L’Ufficio Demanio e patrimonio dell’Assessorato regionale degli Enti locali ha deciso di non rinnovare la concessione alla tradizionale Matherland, optando per la “gara al rialzo”. In questo modo, chi offrirà di più, potrà usufruire della zona.  “Alla faccia degli aiuti alle imprese sarde in epoca di Covid e della sospensione delle imposte comunali per gli ambulanti e i giostrai, così come recentemente chiesto anche dall’assessore regionale del Turismo. – dichiara su facebook Antonio Moro, presidente nazionale del Psd’Az.- L’ufficio demanio e patrimonio dell’assessorato degli Enti Locali della Regione sarda, infatti, – spiega Moro –  non ha rinnovato la concessione al parco Matherland sul lungomare di Alghero, perché preferisce indire una gara al rialzo. Cioè chi offre più soldi alla Regione, può piazzare autoscontro e dischi volanti, con buona pace della crisi che ha devastato le imprese sarde e anche della tradizionale presenza, nello spazio davanti al porto, della più grande azienda dello spettacolo viaggiante in Sardegna, Matherland appunto, che da’ lavoro e casa sulle ruote ad un centinaio di persone”.

“Il tutto, ovviamente, – prosegue Moro – in barba alla legge n.337/68 che regola l’esercizio dell’attività dello spettacolo viaggiante in Italia e sostanzialmente proibisce, al fine di scoraggiare il commercio assai poco trasparente delle piazze, le gare al rialzo per l’assegnazione degli spazi. Ma soprattutto, il tutto in barba al buonsenso e anche alla dignità delle persone e del lavoro. Infatti la gara indetta dalla Regione si dovrebbe concludere il 20 luglio, la prima busta si dovrebbe aprire il 23 luglio e poi ci saranno i dieci giorni di graduatoria provvisoria. Una settimana almeno per piazzare le giostre e fare i collaudi delle strutture e così la stagione estiva è già finita e con essa è terminata anche la possibilità per le giostre di incassare qualche euro dopo i mesi di lockdown e fame. Insomma, anche oggi, provo vergogna per voi” – conclude.

8 Luglio 2020