“Mi riscatto per Alghero”, accordo tra Comune e Carcere
Per un periodo di sei mesi, fino a cinque detenuti per volta potranno lavorare per il Comune di Alghero in una serie di attività che vanno dalle manutenzioni al decoro alla collaborazione negli uffici, nella realizzazione di eventi e tanto altro ancora.
Si chiama “Mi riscatto per Alghero” il progetto al centro del Protocollo d’Intesa siglato ieri tra il Comune di Alghero e il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria – Casa Reclusione di Alghero che stabilisce una serie di importanti collaborazioni tra la la casa Circondariale di via Vittorio Emanuele e l’Amministrazione comunale. Il Sindaco Raimondo Cacciotto e la Direttrice del Carcere Tullia Carra hanno siglato un accordo di validità triennale che promuove e realizza interventi di politica attiva a favore di lavoratori e persone appartenenti a categorie in condizioni di svantaggio che hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, impegnandoli in lavori di pubblica utilità.
Dalla manutenzione del verde pubblico al recupero del patrimonio ambientale, ad altre attività di utilità sociale, quali il supporto e il potenziamento nei vari servizi e spazi pubblici comunali ( uffici, biblioteche, archivi, impianti sportivi, supporto nella realizzazione di eventi ), le prestazioni da parte dei soggetti in stato di detenzione saranno finalizzate ad accrescere le competenze professionali per un futuro inserimento nel mondo del lavoro. Alla firma di ieri presso la Casa Circondariale hanno presenziato anche il Vicesindaco Francesco Marinaro e le Assessore Maria Grazia Salaris e Ornella Piras, il garante dei detenuti Carmelo Piras.
Per il Sindaco Raimondo Cacciotto l’atto siglato ieri “è il frutto del costante dialogo tra l’Amministrazione Comunale e l’istituto penitenziario di Alghero e rappresenta un passaggio molto importante per la collettività algherese”. Nello specifico, l’attività da svolgere per i detenuti destinatari dell’iniziativa consisterà in un impegno settimanale di massimo venti ore per un periodo non superiore a sei mesi, con la possibilità di supportare il Comune attraverso prestazioni di pubblica utilità. Inizialmente l’accordo prevede che l’opportunità lavorativa venga proposta ad un minimo di uno fino ad un massimo di cinque detenuti per volta, salvo la possibilità di rivalutare il numero dei soggetti da coinvolgere per particolari iniziative e progetti specifici secondo un piano di lavoro prestabilito. L’Amministrazione comunale provvederà alla formazione e all’affiancamento dei soggetti, qualora non abbiano esperienza pregressa. Per quanto riguarda la Casa di Reclusione, l’Istituto provvederà all’individuazione dei nominativi per i quali sussistono le condizioni per l’ammissione al progetto, previa informazione e formazione. “Faremo di tutto – ha assicurato il Sindaco – per potenziare e ampliare questa iniziativa”.