Migranti e salute: la Asl forma i suoi operatori
La ASL di Sassari ha promosso una serie di giornate formative rivolte agli operatori socio sanitari che entrano in contatto con i cittadini immigrati.
Migliorare e aggiornare la conoscenza degli operatori Asl che entrano in contatto con i cittadini immigrati in relazione ai temi della prevenzione, igiene e vaccinazioni è stato l’obiettivo del progetto “Un ponte per conoscersi” promosso dal Dipartimento di Prevenzione della ASL di Sassari in collaborazione con il Servizio Formazione Aziendale.
Nel territorio della ASL n 1 sono stati accolti, nei 13 centri di accoglienza, più di mille immigrati. Tutti, al momento del loro arrivo, sono stati sottoposti a sorveglianza sindromica e successivamente ad una serie di controlli e screening da parte del Servizio di Igiene pubblica che ne ha verificato lo stato di salute e ne ha disposto le vaccinazioni. Ma l’approccio davanti a culture diverse dalla nostra società non è sempre facile. Per questo la formazione specifica degli operatori si rende più che mai necessaria.
Le giornate formative hanno coinvolto nelle scorse settimane 50 operatori socio-sanitari tra medici, infermieri, assistenti sanitari, tecnici della prevenzione e veterinari dell’Azienda Sanitaria Locale n.1. Nel corso dell’evento sono stati approfonditi alcuni importanti elementi che un sanitario deve considerare quando si trova davanti a persone con un concetto culturale di salute e di benessere diverso, provenienti da paesi in cui il sistema sanitario non è garantito o piuttosto con un concetto di cura più orientato alla medicina tradizionale.
E’ quindi dall’analisi di questi bisogni e partendo dalle esperienze di formazione sulle tematiche in tema di salute e intercultura realizzate dai relatori dell’Associazione Nosotras, Elena Baragli, Laila Abi Ahmed, Lella Bianchi, Giuseppina Veneruso, che la ASL di Sassari ha inteso sviluppare nuove prassi operative capaci di innalzare la qualità dei servizi rivolti al cittadino straniero presente nel suo territorio.