Milano, netturbina multata mentre salva la vita a un uomo. La polizia: “Il furgone era in divieto”
Celia Prada, operatrice ecologica di Milano, mentre raccoglieva i sacchi dell'immondizia nel quartiere Isola ha assistito a un brutto incidente stradale e si è precipitata dal ferito, soccorrendolo e salvandogli la vita. Di ritorno al suo mezzo l'amara sorpresa: una multa per divieto di sosta.
Una operatrice ecologica è stata multata mentre cercava di salvare la vita ad un uomo. È successo a Milano. Protagonista della singolare vicenda Celia Prada, di origini peruviane, che da otto anni lavora con Amsa come netturbino in città. Sono le 17.57 di lunedì scorso, la donna si trova col suo furgoncino nel quartiere Isola, quando, prima di rientrare al dipartimento Amsa di via Olgettina, si ferma per raccogliere gli ultimi sacchi di immondizia all’incrocio con via Alserio e via Boltraffio. All’improvviso, Celia sente il fortissimo rumore di una frenata, si gira e vede uno scooter scivolare, grattando l’asfalto, e travolgere un pedone.
“Ho visto un uomo sbalzato in aria, ricadere a terra e restare lì immobile, come morto. Ho lasciato giù i sacchi della spazzatura e sono corsa ad aiutarlo”, ha detto la donna, che in azienda è definita come una tra le migliori, preparata persino al primo soccorso. È questione di secondi, ma Celia non ci pensa due volte e si precipita sul pedone investito per cercare di rianimarlo con tenacia. L’uomo, un italiano di 55 anni, era andato in doppio arresto cardiaco e, come ha dichiarato un medico civile intervenuto durante i soccorsi della giovane, senza Celia sarebbe sicuramente morto. Così, mentre l’uomo veniva portato in ambulanza alla clinica Città Studi in codice giallo, la donna faceva ritorno al suo furgoncino, lasciato in divieto di sosta per soccorrere d’urgenza il ferito. Celia, proprio non aveva pensato alla vettura, e all’arrivo degli agenti di polizia, avvertiti per l’incidente, nessuno ha provveduto a ringraziare la donna o farle i complimenti, anzi: sul mezzo ha trovato una bella contravvenzione per divieto di sosta, con l’aggiunta, persino, di una presunta ‘concausa’ dell’incidente, secondo un’interpretazione piuttosto rigida dell’accaduto.
La multa di 27.50 euro da pagare entro cinque giorni. Dal comando della locale si sono giustificati così: “Ci dispiace ma non potevamo non notificare la posizione del mezzo Amsa nell’incrocio, potrebbe aver impedito la visuale al guidatore dello scooter”. Una giustificazione piuttosto forzata, soprattutto secondo i presenti. Il premio per Celia? Sicuramente una medaglia per il coraggio, ma con l’aggiunta di una multa di 27.50 euro da pagare entro cinque giorni, se non vorrà che diventino 65. “Dove avrei dovuto andare? Ero scesa pochi secondi prima di continuare il mio giro. Sono amareggiata. È inspiegabile. Pensavo che il vero reato fosse l’omissione di soccorso”, ha dichiarato lei, amareggiata. Ora, dall’Amsa valuteranno come muoversi, tenendo in considerazione l’opzione di pagare la multa al posto di Celia.
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