Minacce di morte su Facebook al comandante Calzia
Un utente algherese del noto social network attacca pesantemente il comandante e l’intero corpo della Polizia Locale con frasi farneticanti e di inaudita violenza
Che l’uso dei media sociali sia un’arma a doppio taglio è un dato di fatto, soprattutto per tutti quelli che negli ultimi tempi sono incappati nelle maglie della Polizia Postale, della Magistratura o solamente in quelle degli operatori che regolano e controllano la pubblicazione di immagini e dati sui social network. Una piazza virtuale come Facebook ormai è talmente presente nella società reale che non è più da considerarsi avulsa dalla vita quotidiana, ma ne fa pienamente parte a tutti gli effetti. Per tale motivo non si può diffamare, insultare e ancor peggio minacciare nessuno impunemente, le sentenze dei giudici in ogni parte d’Italia ormai fanno giurisprudenza.
Nelle ultime ore un cittadino algherese ha pubblicato sul proprio profilo facebook una serie di pesantissime minacce rivolte a Guido Calzia, nonché insulti nei confronti della moglie e del corpo di Polizia Locale. Anche se alla suddetta pagina potevano accedere solamente le persone registrate come “amici”, le frasi di inaudita violenza hanno incominciato a girare sulla rete producendo un incredibile tam tam mediatico. Al nostro concittadino così arrabbiato e a tutti coloro che volessero emularne le gesta ricordiamo che l’articolo 595 del codice penale afferma: “Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità… la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni”. A buon intenditore!