Mondiali tennis carrozzina 2017, confermata Alghero
Atleti da 40 nazioni per l’evento in Italia per la seconda volta nella storia.
È già avviata la macchina organizzativa del campionato del mondo di tennis in carrozzina 2017. Alghero è la città prescelta dalla Federazione Internazionale Tennis. È la seconda volta nella storia del mondiale che la Fit sceglie una sede italiana per la massima manifestazione iridata, quest’anno in programma a Tokyo. Proprio in questi giorni Alberto Corradi, cuore e motore di Sardinia Open, è nella capitale giapponese per la definizione ufficiale della designazione di Alghero, dopo aver già avuto l’ok entusiasta da parte dei presidenti del Cip ( Comitato Italiano Paralimpico ) Luca Pancalli e della Fit ( Federazione Italiana Tennis ) Angelo Binaghi.
Oltre 200 atleti provenienti da 40 diverse nazioni, con circa 200 tra accompagnatori e dirigenti, e poi staff e familiari, addetti ai lavori, con un indotto eccezionale in termini di immagine e visibilità per Alghero e per la Sardegna. La coppa del mondo è in programma dal 01 al 07 maggio 2017 nei 6 campi del tennis club e nei 12 dell’Hotel Baia di Conte. Parteciperanno 16 nazioni categoria Men, 12 nazioni categoria Women, 8 nazioni categoria Quad, 8 nazioni categoria Junior.
Nei giorni scorsi l’incontro nella sede del Tennis Club di Alghero tra l’Assessore allo Sport Antonello Usai, Alberto Corradi e Andrea Sechi, presidente del Tennis Club, per definire la tabella di marcia che già dalle prossime settimane prevede l’avvio dei primi adempimenti organizzativi. “Un grande onore per la città e un grande impegno al quale intendiamo assolvere con entusiasmo. Alghero ha mostrato ampiamente di avere tutte le carte in regola per ospitare manifestazioni di questo livello” ha detto l’Assessore Usai. Previste diverse manifestazioni a contorno dell’evento in programma nel centro della città, dove si terranno presentazioni delle nazionali e le premiazioni finali. “Aggiudicarsi questa competizione non è stato facile – commenta Alberto Corradi – Alghero ha dovuto sbaragliare la concorrenza di candidature più blasonate quali Usa, Canada, Turchia, e grazie all’Associazione Sardinia Open e all’impagabile lavoro del suo staff la fatica non è stata vana”.