Monuments Men, salvare l’arte dalle grinfie del Fuhrer

“Monuments Men” è un film che si prefigge fondamentalmente due obiettivi: uno lo spettacolo offerto in quasi due ore di proiezione, con attori famosi e decisamente bravi; due una più profonda riflessione sul valore intrinseco dell’arte per l’umanità e gli sforzi a cui siamo portati per difenderla  dall’umanità stessa. La pellicola si basa su fatti veramente accaduti e documentati durante la seconda guerra mondiale, quando le truppe del Fuhrer saccheggiarono i luoghi d’arte dei territori conquistati, razziando opere di ogni genere e che sarebbero dovute finire nel mausoleo che alla fine del conflitto i tedeschi vittoriosi avrebbero edificato in onore di Adolf Hitler.

La sconfitta avrebbe sancito la totale distruzione di tutte le opere d’arte che senza il Reich non avrebbero avuto diritto ad un futuro. Partendo dal fatto storico George Clooney, regista e protagonista della storia, narra le avventure di un gruppo di sette esperti d’arte che, aiutati direttamente da Roosvelt, cercheranno di recuperare il bottino nazista. Uomini normali, quindi, lontani dagli stereotipi degli eroi americani che affrontano il nemico sprezzanti del pericolo, con poco addestramento, ma pronti a rischiare la propria vita per un bene superiore: l’arte.