È morto George Michael
George Michael è morto, a darne la notizia i media britannici.
Il cantante britannico George Michael è morto all’età di 53 anni. Si è spento nella sua abitazione di Goring, nell’Oxfordshire. A darne la notizia lo staff e la famiglia con una nota: “Si è spento serenamente nella sua abitazione il nostro amato George”. Secondo quanto riferito dalla BBC i soccorsi sarebbero arrivati nel pomeriggio. Fonti vicine alla polizia hanno confermato che non ci sarebbero “circostanze sospette” sulla sua morte. Informazione importante soprattutto a seguito delle vicissitudini del cantante è finito più volte in comunità di recupero per tossicodipendenti. L’ultima volta nel 2015 quando sarebbe finito nella clinica svizzera Kusnacht Practice per disintossicarsi dal crack. A denunciarne le condizioni, in quel caso, fu la moglie del cugino: “Prima che se andasse in clinica, era arrivato ad un punto in cui tremava e continuava a ripetere ‘devo farmi una dose’. C’erano feste alle quali George collassava sul pavimento e dovevano portarlo via sporco del suo stesso vomito, cose terribili. Era diventato molto magro e molto malato”.
Ma già quattro anni prima il cofondatore dei Wham! aveva ammesso l’abuso di droghe a seguito di una serie di arresti che l’avevano condotto più volte in cella. Nel dicembre 2011 fu ricoverato in un ospedale di Vienna per una crisi polmonare che gli costò una trachetomia. Dopo l’intervento le prime parole furono: “Hanno passato tre settimane a tenermi in vita, sono incredibilmente fortunato di essere ancora qui. Qualcuno deve pensare che ho ancora del lavoro da fare”. Dopo tre settimane tra la vita e la morte al suo risveglio avrebbe detto: “Sono il re del mondo” con un accento tipico del sud ovest dell’Inghilterra, l’area delle contee di Somerset e Devon. Molti classificarono l’accaduto come “sindrome dell’accento straniero”, che può colpire chi ha subito danni cerebrali e che per un certo periodo conferisce al paziente un accento diverso dal proprio di nascita. A dichiararlo fu lo stesso cantante che affermò si trattò di un disturbo momentaneo durato solo due giorni. Le foto di quegli anni mostrano una costante perdita di peso alla quale seguiva un rapido gonfiore.
Il successo planetario
Divenuto celebre negli anni ’80 quando insieme ad Andrew Ridgeley fondò la band spopolò con successi quali: Last Christmas, Club Tropicana, Careless Whisper, Freedom. Di origini greche il suo vero nomer era Georgios Kyriacos Panayatou era nato in un sobborgo al nord di Londra. Dopo aver lasciato gli Wham! colleziona altri successi fino all’album “Older” che lo consacra nell’empireo degli artisti più venduti superando le 100 milioni di copie complessive. Con l’album “Faith” ha vinto due Grammy ed è stato il primo artista non afroamericano a vincerlo come artista Rhythm and blues.
L’album “Older” – con la splendida dedica ai fan “Thank you for waiting” – contiene il sindolo Jesus to a child in memoria di Anselmo Feleppa, compagno di George Michael per due anni, morto di emorragia cerebrale causata da Aids. Dopo la sua morte il cantante britannico è stato vittima di una profonda crisi depressiva.
Gli arresti e il coming out
Il 7 aprile 1998, fece il giro del mondo il suo arresto per “condotta immorale” in un bagno pubblico nel parco di Beverly Hills. Il cantante fu arrestato da un poliziotto in borghese della buoncostume con l’accusa di avergli fatto esplicite proposte sessuale, in sua difesa disse: “Beh, mi ha seguito al bagno e poi, questo poliziotto – beh, io non sapevo fosse un poliziotto allora, ovviamente – ha cominciato a fare quel gioco… credo si chiami io ti faccio vedere il mio, tu mi fai vedere il tuo”. Per quanto accaduto Micheal fu multato per 810 dollari e condannato a 80 ore di lavori socialmente utili. Solo in seguito a questa vicenda dichiarò pubblicamente la sua omosessualità. Fino ad allora aveva sempre tenuto nascosto questo aspetto della sua vita privata attirandosi le ire, tra gli altri, di Boy George, Morrissey, Elton John e altri colleghi. La canzone Outside fu scritta a seguito dell’arresto e ironizzava sull’accaduto.
Nel 2006, è stato arrestato (poi rilasciato su cauzione), per possesso di cannabis e guida in stato di ebbrezza. Viene nuovamente arrestato nel luglio 2010, quando rifiuta di sottoporsi al test alcolemico dopo essersi schiantato con l’automobile contro la vetrina di un negozio.
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